La meccanica sprofonda nella crisi, pesano i costi. Cassa integrazione, aumento record
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– Numeri che fanno venire i brividi, con migliaia di lavoratori che temono per il loro futuro. Non è solo il comparto moda a soffrire in provincia, così come in tutta la piana, ma ora è in crisi anche la meccanica, settore dove crollano gli ordini e la cassa integrazione è aumentata del 153% nell’ultimo anno. A lanciare l’allarme è Cna Meccanica con il presidente Massimiliano Martelli, secondo il quale “il comparto meccanico è destinato a essere investito da uno tsunami non appena gli effetti della crisi dei più grossi gruppi automobilistici europei (Stellantis, Audi, Volkswagen) si faranno sentire sulle imprese toscane che lavorano per automotive e comparto agricolo (rimorchi trattori e componenti)”. (LA NAZIONE)
Su altri giornali
Già prima delle ferie estive le difficoltà emerse soprattutto nei settori della metalmeccanica, dell’edilizia e del legno-mobile, spina dorsale del tessuto produttivo del nostro territorio, erano evidenti. (il Resto del Carlino)
Non solo la meccanica applicata alla moda, ma anche quella di precisione e legata al settore medicale. Dopo mesi in cui i venti di crisi soffiano sulle aziende e attività specializzate in fibbie, bottoni, catene e altre componenti legate alla moda (per le quali ora Fiom, Fim e Uilm chiedono «un incontro immediato a Confindustria»), Cna racconta di uno scenario ben più esteso. (La Repubblica Firenze.it)
Non solo il comparto moda. Nell’area di Firenze è in crisi anche la meccanica, settore dove “crollano gli ordini, la cassa integrazione aumenta del 153% nell’artigianato e le imprese sono diminuite del 3% nell’ultimo anno e del 18% dal 2014”. (Corriere Toscano)
L'allarme di Cna: a Firenze imprese diminuite del 3% nell’ultimo anno e del 18% dal 2014 Non solo il comparto moda, la crisi pesa anche sulla meccanica. A lanciare l'allarme è Cna. “Meno 50/55% rispetto ad un anno fa per le commesse del comparto delle officine meccaniche di precisione (produzione parti meccaniche a disegno, bulloneria, minuteria meccanica e altre componenti), meno 80% per quelle della meccanica applicata alla moda (produzione di accessori metallici come fibbie, bottoni, catene e altre componenti) e, molto inaspettatamente, anche meno 20% per quelle del comparto meccanico a servizio del settore medicale. (055firenze)
La crisi della moda si abbatte con forza anche sulla metalmeccanica che fornisce borchie, cerniere, bottoni, fibbie. Sono numeri da brivido quelli diffusi dal coordinamento dell’area fiorentina di Fiom, Fim e Uilm: 7 aziende su 10, fra artigianato e industria, stanno facendo ricorso agli ammortizzatori sociali che riguardano ormai quasi 4.900 lavoratori su 6.200. (Corriere Fiorentino)