Tensione tra i vertici della Volkswagen e i lavoratori

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AlVolante ECONOMIA

Non si profila un periodo sereno per la marca Volkswagen che, secondo i piani del management, deve e ridurre i costi con tagli drastici (qui la news). Oggi si è tenuta un’assemblea “di fuoco” a Wolfsburg a cui hanno partecipato i vertici del gruppo automobilistico e i lavoratori, che hanno contestato pesantemente i manager. UNA CRISI VERA - Secondo quanto riportano le agenzie di stampa il responsabile finanziario del Gruppo Volkswagen, Arno Antlitz, ha dichiarato che nel mercato europeo si immatricolano due milioni di auto in meno all’anno rispetto al periodo pre-pandemia e non ci sono previsioni di un recupero a breve termine, che la Volkswagen ne vende 500.000 in meno, che questo rende superflue due fabbriche e che ci sono uno o al massimo due anni per agire riducendo le spese adattandosi a questi minori volumi. (AlVolante)

Ne parlano anche altri media

Oliver Blume amministratore delegato del gruppo Volkswagen, secondo la stampa tedesca, starebbe valutando la sospensione del suo accordo di protezione dell'occupazione inaugurato nel 1994 e che escludeva licenziamenti fino al 2029. (La Gazzetta dello Sport)

Intanto i sindacati belgi lanciano l'allarme sull'ipotesi di stop per la fabbrica dell'Audi - stesso gruppo - a Bruxelles (AGI - Agenzia Italia)

Il quotidiano Handelsblatt spiega che nei bilanci del colosso di Wolfsburg mancano … Lo scorso anno, l’azienda automobilistica aveva annunciato un piano di ristrutturazione che avrebbe dovuto portare a un risparmio di 10 miliardi entro il 2026. (Il Fatto Quotidiano)

Tra le possibili misure messe in cantiere dai vertici aziendali, ce n’è peraltro una altamente simbolica. (ClubAlfa.it)