Crepet sbaglia, la cultura non fa l'uomo più buono

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il Giornale INTERNO

Ieri, quando abbiamo scoperto che il Corriere della sera intervistava uno psichiatra di fama indiscussa, Paolo Crepet, sulla tragedia di Mezzolombardo, dove un diciannovenne ha ucciso il padre a coltellate, ci siamo precipitati a leggere l'articolo. Il titolo, in verità, era infelice: «I genitori che ascoltano Mozart non finiranno mai ammazzati. Abbiamo fallito». Ma l'intervista era peggio. Crepet spiegava anche il perché; anche se non c'era niente da spiegare. (il Giornale)

Ne parlano anche altre testate

Agli amici e a chi la incontrava per strada diceva sempre che andava tutto bene. Ma dietro al suo sorriso, alla sua allegria, si nascondeva un dramma profondo che solo i suoi figli e forse pochi altri parenti stretti conoscevano. (Corriere del Trentino)

Una decisione inaspettata, rarissima ma «giuridicamente fondata» e che sta già facendo discutere anche al di fuori dei confini trentini. Bojan Panic non è nemmeno ai domiciliari è indagato, dovrà rispondere, nei primi giorni della settimana prossima, all’interrogatorio di garanzia condotto dal giudice per le indagini preliminari. (Il T Quotidiano)

Il giovane di 19 anni ha ucciso suo papà Simeun Panic, muratore di 46 anni, nella sua casa di Mezzolombardo, in Trentino. Una decisione rarissima, spiegata così dal procuratore di Trento Sandro Raimondi: «La struttura carceraria non è adeguata a chi è in queste condizioni psicologiche, cercheremo di recuperarlo», le sue parole riportate dal Corriere Trentino. (Leggo.it)

Il giovane di 19 anni ha ucciso suo papà Simeun Panic, muratore di 46 anni, nella sua casa di Mezzolombardo, in Trentino. Una decisione rarissima, spiegata così dal procuratore di Trento Sandro Raimondi: «La struttura carceraria non è adeguata a chi è in queste condizioni psicologiche, cercheremo di recuperarlo», le sue parole riportate dal Corriere Trentino. (Il Gazzettino)

TRENTO. Uccide il padre per difendere la madre, c'è legittima difesa? L'avvocato Canestrini: "L'aggressore può diventare la vittima ma c'è da valutare l'assenza di alternative" (il Dolomiti)

La morte di Simeun Panic, ucciso dal figlio Bojan per difendere la madre Milka, ha fatto tornare d’attualità una app (Where ARE U) che la donna aveva scaricato per proteggersi dalle violenze dell’uomo. (Virgilio)