Maternità surrogata, la lettera dei “Papà per scelta”: «Da oggi i nostri figli sono considerati frutto di un reato»

La coppia, seguitissima sui social, esprime tutta la frustrazione per quella che definisce una misura ideologica e discriminatoria «Da oggi i nostri figli verrano considerati frutto di un reato». Carlo Tumino e Christian De Florio sono conosciutissimi sui social come i «Papà per scelta». Un nome non casuale con il quale si raccontano e sensibilizzano sull’omogenitorialità, le famiglie di coppie omosessuali. (Open)

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Con l’approvazione del Senato - 84 sì, 58 no - alla proposta di legge presentata in origine alla Camera da Maria Carolina Varchi (Fdi), la maternità surrogata diventa per lo Stato italiano una procedura perseguibile come reato anche se commessa in un Paese dove è legale. (ilmessaggero.it)

"I colleghi maschi di maggioranza stanno dicendo che l'utero non è il mio? I miei organi sono miei e ne faccio quello che voglio". Queste le parole della senatrice M5s Elisa Pirro durante la discussione del ddl contro la maternità surrogata (La Stampa)

Il Senato ha dato il via libera definitivo al disegno di legge sul contrasto alla surrogazione di maternità, già votato alla Camera. La norma vieta agli italiani di praticare la maternità surrogata non solo nel nostro Paese, dove è già illegale, ma anche all'estero, negli Stati dove invece la pratica è possibile. (il Giornale)

Maternità surrogata reato universale, voto finale al Senato. Le opposizioni protestano: “Assurdo giuridico”

Ciò significa che anche i cittadini italiani che faranno ricorso a questa pratica, legale all'estero, potranno essere perseguiti in Italia. Le associazioni hanno già dichiarato guerra alla legge Varchi con la quale si istituisce il reato universale per il ricorso al cosiddetto "utero in affitto" o Gpa, gravidanza per altri. (il Giornale)

Le opinioni in merito alla surrogazione di maternità sono da sempre discordanti. Ma al di là dei risvolti medici, etici, sociali e giuridici sottesi il fenomeno, già prima dell’ulteriore stretta a cui sta lavorando il governo, è stato oggetto delle attenzioni del legislatore e della giurisprudenza penali che incrimina e punisce «chiunque, in qualsiasi forma realizza, organizza o pubblicizza la surrogazione di maternità». (ilmessaggero.it)

All’apertura dei lavori, l’Aula ha respinto le questioni pregiudiziali di costituazionalità: tutte e tre sono state bocciate con 87 voti contrari. Il provvedimento, sostenuto e voluto da Fratelli d’Italia, è fortemente contestato dalle opposizioni: in Italia è già reato, ma Fdi e governo vogliono colpire chi va all’estero per evitare il divieto in patria. (Il Fatto Quotidiano)