Papa Francesco nel giorno dell'Epifania: "Il sogno di Dio è l'umanità in pace"
"Una forte cultura dell'accoglienza, in cui alle serrature della paura e del rifiuto si preferiscano gli spazi aperti dell'incontro, dell'integrazione e della condivisione" è la raccomandazione con cui il Pontefice anticipa l'Angelus di mezzogiorno, durante l'omelia della messa nella Solennità dell'Epifania “La stella ci parla del sogno di Dio: che tutta l’umanità, nella ricchezza delle sue differenze, giunga a formare una sola famiglia, e che viva concorde nella prosperità e nella pace”. (Sky Tg24 )
La notizia riportata su altre testate
“Non dimentichiamo di pregare per la pace”, scandisce Francesco al termine dell’udienza generale di oggi, 8 gennaio, dopo una catechesi interamente dedicata alla piaga dello sfruttamento, degli abusi e della costrizione al lavoro per centinaia di migliaia di bambini. (Vatican News - Italiano)
Papa Francesco: i figli sono un dono di Dio (La Voce del Popolo)
Benedetta Capelli – Città del Vaticano Lontananza e vicinanza. Sono i due opposti che guidano la riflessione di Papa Francesco all’Angelus in una piazza san Pietro colorata dal 38.mo corteo storico “Viva la Befana”, quest’anno dedicato alla città di Amelia, e che nel giorno dell’Epifania sfila per via della Conciliazione. (Vatican News - Italiano)
A tutti Gesù, Principe della Pace, porti pace e serenità”, conclude il Pontefice. (Vatican News - Italiano)
Papa Francesco ha parlato in occasione dell'Angelus in piazza San Pietro. "A quale categoria apparteniamo? Siamo più simili ai pastori, che la notte stessa vanno in fretta alla grotta, e ai Magi d’oriente, che partono fiduciosi alla ricerca del Figlio di Dio fatto uomo; o siamo più simili a coloro che, pur essendo fisicamente vicinissimi a Lui, non aprono le porte del loro cuore e della loro vita, rimangono chiusi e insensibili alla presenza di Gesù?", ha domandato il Pontefice affacciato alla finestra dello studio nel Palazzo Apostolico Vaticano. (Liberoquotidiano.it)
#TempodiNatale ] La "stella di Gesù", luce nelle debolezze umane e orizzonte verso il quale mettersi "in cammino" per non scadere in un'esistenza "piatta", inchiodata alla tristezza. È la stella di Gesù, che viene a prendersi cura della nostra fragile umanità. (Vatican News - Italiano)