Quelle famiglie distrutte. Le figlie del camionista:: "Fateci vedere dov’è morto"
"Fateci vedere dove è successo". La prima cosa che hanno chiesto le figlie di Vincenzo Martinelli, autista di 55 anni morto nell’esplosione di lunedì al deposito Eni di Calenzano alle porte di Firenze, è stata questa. Calpestare la stessa terra, oggi bianca per gli schiumogeni sparati dai vigili del fuoco e nera di cenere, dove loro padre ha posato i piedi. E annusare lo stesso cielo, visto da lui prima che quei piedi volassero in aria per sempre. (QUOTIDIANO NAZIONALE)
Se ne è parlato anche su altri media
Non è solo il vento di tramontana che soffia su piazza Vittorio Veneto a far stringere nei giubbotti e nei piumini le oltre mille persone che partecipano alla manifestazione di Cgil Cisl Uil per reclamare più sicurezza. (il manifesto)
Le vittime, tutte italiane, erano professionisti esperti, impegnati quotidianamente in attività che li portavano a viaggiare per tutta la penisola. Cinque lavoratori, tra autotrasportatori e manutentori, hanno perso la vita mentre si trovavano nell’area delle pensiline di carico. (Tiscali Notizie)
1 Visualizzazioni Nel pomeriggio il presidio indetto dai sindacati davanti al palazzo comunale. Oggi lutto regionale (055firenze)
«Continue anomalie riscontrate sulla base di carico». Era preoccupato Vincenzo Martinelli, il primo autotrasportatore estratto senza vita dalle macerie del deposito Eni di Calenzano. (La Repubblica Firenze.it)
Leggi tutta la notizia Il carico delle cisterne in contemporanea con la manutenzione. (Virgilio)
Calenzano, 11 dicembre " Il Comune di Calenzano ha attivato un conto corrente di solidarietà a favore delle famiglie delle vittime dell'incidente al deposito carburanti Eni di via Erbosa.... (Virgilio)