Iran, il riformista Pezeshkian è il nuovo presidente: vince a sorpresa il ballottaggio contro l’ultra-conservatore Saeed Jalili

Il riformista moderato Masoud Pezeshkian ha vinto il ballottaggio delle elezioni presidenziali iraniane, battendo a sorpresa l’ultra-conservatore Saeed Jalili. Il cardiochirurgo 69enne, ex ministro della Sanità, ha ottenuto 16,3 milioni di voti, il 53,7%, contro i 13,5 milioni (44,3%) del rivale, professore di scienze politiche e già capo negoziatore dell’Iran sul nucleare. Nel complesso, alle consultazioni si sono recati alle urne circa trenta milioni di persone, intorno al 50% dei 61 milioni di aventi diritto, mentre il primo turno – tenuto il 28 giugno dopo la morte improvvisa in un incidente aereo del presidente Ebrahim Raisi il 19 maggio – aveva fatto segnare un’affluenza al 39,9%, la più bassa nella storia del Paese dai tempi della Rivoluzione islamica del 1979 (Il Fatto Quotidiano)

Se ne è parlato anche su altri giornali

Il vantaggio del candidato riformista Masoud Pezeshkian contro Saeed Jalili si era ampliato a oltre 2 milioni di voti nel conteggio per il ballottaggio presidenziale iraniano. Massoud Pezeshkian ha vinto il ballottaggio delle 14me elezioni presidenziali. (Il Giornale d'Italia)

In questo modo i media internazionali ritraggono il profilo di Massoud Pezeshkian, che sarà il nuovo presidente dell'Iran, dopo aver vinto il ballottaggio delle quattordicesime elezioni presidenziali del Paese. (Vatican News - Italiano)

“Mi congratulo con Masoud Pezeshkian per la sua elezione a presidente della Repubblica islamica dell’Iran, (…) non vediamo l’ora di sviluppare le relazioni amichevoli di lunga data e la continua cooperazione congiunta” con Teheran, ha dichiarato su X il presidente della regione del Kurdistan Nechirvan Barzani, il quale ha insistito che “l’Iran è un importante vicino della regione del Kurdistan e dell’Iraq. (Notizie Geopolitiche)

Lo ha riferito il Cremlino citato dall'agenzia Tass. (QUOTIDIANO NAZIONALE)

L’accordo che si va delineando tra Hamas e Israele prevede che il cessate il fuoco temporaneo a Gaza, dopo la prima fase dell’accordo, continui per tutto il tempo dei negoziati per la finalizzazione della seconda fase dell’intesa. (Il Sole 24 ORE)