La Bce è pronta a un altro taglio dei tassi
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Un nuovo taglio. Sicuramente non l’ultimo. Le aspettative per la riunione di dicembre della Banca centrale europea indicano, con pochi dubbi, che l’esito della riunione del consiglio direttivo sarà un’ulteriore riduzione del costo del denaro: il tasso sui depositi potrebbe così scendere al 3%, dal 3,25% mentre il tasso di riferimento al 3,15%. Ipotizzando – in base alle indicazioni della stessa Bce – che il tasso neutrale sia intorno al 2,50 per cento, si può dire che la manovra di normalizzazione sia vicina alla fine. (Il Sole 24 ORE)
Su altre fonti
Il 2024, in particolare il secondo semestre, è stato un periodo caratterizzato dal calo degli indici; a partire da giugno la BCE ha iniziato a ridurre i tassi e questo ha portato una boccata d’ossigeno alle famiglie che hanno in corso un finanziamento a tasso variabile, ma il calo è ancora marginale se si considerano gli aumenti degli ultimi anni. (Sardegnagol)
Ma il motivo della scelta non è solo dettato dal fatto che l'inflazione sia tutto sommato sotto controllo (anche se si teme una vampata , anche se non a livelli del precedente biennio). La Banca centrale è spinta a procedere su questa strada anche per la nuova situazione di potenziale (se non già accertata) crisi che il mondo si appresta ad affrontare. (QUOTIDIANO NAZIONALE)
Previsti un taglio dei tassi di interesse di 25 punti base; il saggio sulle operazioni di rifinanziamento principali dovrebbe scendere al 3,15%, mentre il tasso sui depositi dovrebbe essere portato al 3%. (SoldiOnline.it)
– Presentata la ricerca ‘Consulenza finanziaria, genere e pari opportunità’, realizzata da Letizia Mencarini, professoressa ordinaria di demografia dell’Università Bocconi, e Paola Profeta, prorettrice all’Università Bocconi e professoressa ordinaria di scienza delle finanze, cofinanziata da Anasf e J. (Il Giornale d'Italia)
Riflettori puntati sull’incontro di giovedì durante il quale la BCE dovrebbe tagliare, per l’ultima volta quest’anno, i tassi di interesse. (LA STAMPA Finanza)
Tuttavia, l’impressione generale è che i tassi d’interesse vedranno una sforbiciata da 25 punti base, con il tasso sui depositi che arriverà a quota 3,00%. Meno di quanto richiesto da un numero sempre maggiore di governatori, come l’italiano Fabio Panetta e il … (La Stampa)