La Bce è pronta a un altro taglio dei tassi

Un nuovo taglio. Sicuramente non l’ultimo. Le aspettative per la riunione di dicembre della Banca centrale europea indicano, con pochi dubbi, che l’esito della riunione del consiglio direttivo sarà un’ulteriore riduzione del costo del denaro: il tasso sui depositi potrebbe così scendere al 3%, dal 3,25% mentre il tasso di riferimento al 3,15%. Ipotizzando – in base alle indicazioni della stessa Bce – che il tasso neutrale sia intorno al 2,50 per cento, si può dire che la manovra di normalizzazione sia vicina alla fine. (Il Sole 24 ORE)

Su altre fonti

“Per J.P. Morgan A.M. la parità di genere nel mondo finanziario è una priorità strategica ormai da anni. (Il Giornale d'Italia)

Ma il motivo della scelta non è solo dettato dal fatto che l'inflazione sia tutto sommato sotto controllo (anche se si teme una vampata , anche se non a livelli del precedente biennio). La Banca centrale è spinta a procedere su questa strada anche per la nuova situazione di potenziale (se non già accertata) crisi che il mondo si appresta ad affrontare. (QUOTIDIANO NAZIONALE)

La Banca centrale europea è pronta a un nuovo taglio dei tassi per tutta l'eurozona: con una riduzione da 0,25 punti percentuali (25 punti base) il tasso sui depositi potrebbe così scendere al 3%, dal 3,25% mentre il tasso di riferimento al 3,15%. (Fanpage.it)

Bce: quarto taglio dei tassi, focus sul futuro e calo dei costi bancari in Italia

Conferenza stampa di Christine Lagarde a commento delle decisioni di politica monetaria (ore 14.45). Previsti un taglio dei tassi di interesse di 25 punti base; il saggio sulle operazioni di rifinanziamento principali dovrebbe scendere al 3,15%, mentre il tasso sui depositi dovrebbe essere portato al 3%. (SoldiOnline.it)

Riflettori puntati sull’incontro di giovedì durante il quale la BCE dovrebbe tagliare, per l’ultima volta quest’anno, i tassi di interesse. (LA STAMPA Finanza)

In programma sul tavolo dei banchieri centrali giovedì c‘è un probabile, ulteriore calo da 25 punti base del tasso sui depositi, che scenderebbe così al 3% dal 3,25% attuale. Con un confronto fra le colombe che puntano a un ritmo più deciso di riduzione del costo del denaro di fronte alle incognite di Trump, dei dazi e dell‘instabilità politica in Francia, e i falchi che chiedono prudenza. (QUOTIDIANO NAZIONALE)