Vivian, la figlia transgender di Elon Musk, risponde al padre: «Era assente e mi urlava contro»

E la risposta di Vivian non si è fatta attendere: la ventenne ha rilasciato un’intervista esclusiva a Nbc News, descrivendo il padre come «assente» e «crudele» con lei. Wilson (che ha rinunciato al cognome paterno e ha preso quello della mamma Justine) ha affermato che Musk non è stato ingannato e che, dopo un’iniziale esitazione, sapeva cosa stava facendo quando ha acconsentito al trattamento, per il quale era necessario il consenso dei genitori. (Vanity Fair Italia)

La notizia riportata su altri media

A far scaturire tutto è stato lo stesso Musk che lunedì scorso, 22 luglio, ha parlato della loro relazione in un’intervista video con lo psicologo e commentatore conservatore Jordan Peterson, trasmessa in diretta su X. (Demografica | Adnkronos)

“Essenzialmente ho perso mio figlio. Non ha nessuna intenzione di rimanere in silenzio, Vivian Jenna Wilson, la figlia transgender di Elon Musk, che il multimilardario ha affermato di considerare morta dopo l’operazione per la riassegnazione del sesso. (Virgilio Notizie)

E invece eccola, al telefono con la Nbc, spiegare nella sua prima intervista la sua versione dei fatti. Vivian Jenna, nata come Xavier nel 2004 dal primo matrimonio dell'imprenditore con Justine Wilson, a 18 anni ha deciso di cambiare sesso e cognome, prendendo quello della madre perché non voleva avere più niente a che fare col padre. (Corriere della Sera)

Elon Musk sulla figlia transgender: «Mio figlio ucciso dal virus della mentalità woke»

Nell'intervista, Musk spiega che gli era stato detto che sua figlia avrebbe potuto togliersi la vita qualora lui si fosse rifiutato di acconsentire ai trattamenti. «Sono stato ingannato nel firmare documenti medici per approvare qualsiasi trattamento lei ricevesse», ha spiegato il miliardario sudafricano, naturalizzato statunitense. (Italia Oggi)

«Sono stato indotto con l’inganno a firmare i documenti per uno dei miei figli più grandi, Xavier. C’era il Covid e c’era molta confusione e mi è stato detto che se non avessi firmato, Xavier avrebbe potuto suicidarsi». (Tempi.it)

In un'intervista al podcast Daily Wire (la stessa dove ha dichiarato che non sta finanziando Trump) è tornato a parlarne, dichiarando che il figlio (continua a riferirsi a lui al maschile) è stato «ucciso dalla cultura woke», ovvero da quella che lui definisce la propaganda di estrema sinistra legata alle tematiche Lgbtq+. (Corriere della Sera)