I post shock da Gaza incastrano il soldato denunciato in Brasile: Israele lo fa scappare

Inseguiti da ciò che con poco pudore e tanta stupidità hanno messo sui social mentre erano in missione a Gaza, i soldati dell’Idf rischiano problemi legali (e persino il carcere) appena mettono il piede fuori da Israele. Lo testimonia il caso di un riservista 21 enne di nome Yuval che ieri mattina è dovuto scappare dal Brasile, dove aveva passato il Capodanno con gli amici, per non finire davanti… (la Repubblica)

Su altre fonti

Il dubbio è aperto anche perché proprio ieri un militare israeliano sotto indagine per presunti crimini di guerra nella Striscia di Gaza è stato costretto a fuggire in fretta e furia dal Brasile, dove era in vacanza, per giunta grazie all'intervento decisivo del ministero degli Esteri israeliano. (il Giornale)

Lo fa sapere il Times of Israel, spiegando che i volti dei militari di grado inferiore a quello di generale di brigata saranno oscurati nelle interviste e i loro nomi non appariranno sui media. Indicazioni specifiche verranno comunicate affinché imparino ad evitare di essere associati a specifiche azioni compiute a Gaza (arresti, demolizioni di edifici civili, umiliazioni di detenuti, ecc. (il manifesto)

L’uomo, come ha confermato il padre ai quotidiani israeliani, è già rientrato a Tel Aviv, aiutato dal consolato. Ma … (Il Fatto Quotidiano)

Israeliano sopravvissuto al 7 ottobre costretto a fuggire dal Brasile perché indagato in quanto ex soldato a Gaza

Cresce sempre di più il rischio per i soldati israeliani di essere arrestati all’estero dopo aver prestato servizio a Gaza. Se un soldato di qualsiasi Paese del mondo lasciasse la propria patria per recarsi altrove (per farsi una vacanza, per andare a trovare dei parenti, per ricevere delle cure o per qualsivoglia ragione una persona si recasse in uno Stato straniero) difficilmente sarebbe costretto a lasciarlo perché indagato dalla magistratura locale in quanto appartenente ad un esercito regolare che sta combattendo una guerra. (Mosaico-cem.it)

A sostegno delle accuse, la Hind Rajab Foundation – intitolata alla memoria della piccola gazawi di cinque anni uccisa dall’esercito israeliano mentre, bloccata in auto, chiedeva aiuto al telefono alla sua mamma – ha raccolto oltre 8mila documenti, foto, video, rapporti forensi, registrazioni audio e post sui social media. (il manifesto)

Israele ha fatto rimpatriare d’urgenza un suo cittadino dal Brasile dove era accusato di aver compiuto crimini di guerra nella Striscia di Gaza. Si tratta di uno sviluppo senza precedenti da quando è iniziato il conflitto che vede opposti lo Stato ebraico e Hamas dal 7 ottobre 2023. (Open)