Istat, retribuzioni aumentate del 3,7% in un anno

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Giovanni Donzelli ECONOMIA

Nel terzo trimestre del 2024 la crescita delle retribuzioni è risultata maggiore rispetto alla crescita dei prezzi: le politiche del governo Meloni stanno dando i loro frutti Il lavoro del governo Meloni continua a produrre risultati. Nel 2024 il potere d’acquisto degli italiani sta aumentando e questo grazie alle politiche che abbiamo deciso di mettere in campo. I dati Istat attestano che le retribuzioni sono aumentate dello 0,2% nel solo mese di settembre mentre su base annuale sono cresciute del 3,7%. (Giovanni Donzelli)

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Lo indica l'Istat, aggiungendo che il tempo medio di attesa di rinnovo è pari a 18,3 mesi (era 32,2 a settembre 2023) per i lavoratori con contratto scaduto e a 9,6 mesi per il totale dei dipendenti (era 17,0 a settembre 2023). (La Provincia Pavese)

Lo sostiene l’Istat che oggi ha diffuso le sue ultime rilevazioni socio economiche. La retribuzione oraria media in Italia nel periodo gennaio-settembre è cresciuta del 3,2% rispetto allo stesso periodo del 2023. (7GrammiLavoro)

A settembre ‘24 le retribuzioni contrattuali orarie hanno registrato un incremento dello 0,2% su agosto e del 3,7% su base annua, oltre due punti percentuali sopra il tasso di inflazione. Preoccupa il dato sul rinnovo dei contratti che coinvolgono ancora 6,9 mln lavoratori con 29 contratti ancora da rinnovare (VeneziePost)

E' quanto emerge dall'ultimo rapporto dell'Istat sulle retribuzioni contrattuali.L’indice delle retribuzioni contrattuali orarie, a settembre 2024, ha registrato infatti un aumento dello 0,2% su mese e del 3,7% au anno. (LA STAMPA Finanza)

Nel terzo trimestre del 2024, la crescita delle retribuzioni contrattuali è risultata superiore a quella dei prezzi al consumo di poco più di due punti percentuali, proseguendo il graduale recupero del potere d’acquisto. (business24tv.it)

AgenPress – Alla fine di settembre 2024, i 46 contratti collettivi nazionali in vigore per la parte economica riguardano il 47,5% dei dipendenti – circa 6,2 milioni – e corrispondono al 45,8% del monte retributivo complessivo. (Agenpress)