Clima, il ritorno di Trump alla Casa Bianca rischia di frenare la corsa contro il tempo

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La rielezione di Donald Trump alla presidenza degli Stati Uniti rappresenta una nuova grande sfida nella lotta per il clima. Noto per le sue posizioni scettiche e antiscientifiche sulla crisi climatica e l’appoggio incondizionato all’industria dei combustibili fossili, il tycoon ha già dimostrato in passato una tendenza a indebolire qualsiasi regolamentazione ambientale. La precedente amministrazione Trump è infatti stata caratterizzata da passi indietro drammatici su decine di leggi sul clima e l’ambiente, dal definanziamento dell’Environmental Protection Agency (EPA) all’abbandono dell’Accordo di Parigi, con decisioni che hanno destabilizzato progressi per la salvaguardia del clima e degli ecosistemi che avevano richiesto molti anni. (Icona Clima)

La notizia riportata su altri giornali

Ecco cosa ha promesso Trump – già presidente dal 2017 al 2021; il suo secondo mandato inizierà nel gennaio 2025 – in campagna elettorale su energia, microchip e automotive. Tutte le proposte di Donald Trump, vincitore delle elezioni presidenziali negli Stati Uniti, su energia, microchip e automobili. (Start Magazine)

La vittoria di Donald Trump nella corsa alla Casa Bianca getta getta un ombra sulle politiche ambientali e climatiche Prima dei risultati erano in molti a sostenere che la lotta al riscaldamento globale sarebbe dipesa in larga misura dal successo dell'una o dell'alta parte politica e ora i timori diventeranno un fatto (3bmeteo)

La vittoria del tycoon statunitense “rafforza le posizioni degli interessi” legati ai combustibili fossili, portati avanti da enti che hanno supportato Trump molto più di una figura come Elon Musk, che pure è allineato con le industrie della decarbonizzazione. (Il Giornale dell'Umbria – il giornale on line dell'Umbria)

Elezioni Usa 2024: la vittoria di Trump rischia di frenare la corsa contro il tempo per il clima

Era l’inizio del sodalizio fra i due, un sodalizio che nel corso della campagna elettorale si sarebbe cementato fino alla glorificazione di Musk nel discorso della vittoria mentre lo spoglio era ancora in corso (“Elon è un supergenio!”); ed era anche il ritorno di Trump sulla piattaforma da dove era stato cacciato dopo aver perso la rielezione del 2020 quando alcuni suoi sostenitori diedero l’assalto al Congresso (allora si chiamava Twitter e non era ancora di Musk). (la Repubblica)

L’elezione di Donald Trump come 47° presidente degli Stati Uniti pone nuove sfide all’industria automobilistica. (AlVolante)

Alla Cop29 in Azerbaijan sarà impossibile ignorare l'elefantino nella stanza. (la Repubblica)