Il WTI guadagna quasi il 2% e supera la zona di resistenza chiave💡

Il petrolio WTI ha superato i massimi locali stabiliti nella seconda metà di settembre oggi, rompendo la barriera dei 72 dollari al barile, dopo che Israele ha promesso di rispondere al lancio di circa 200 missili balistici (inclusi quelli ipersonici) dall'Iran, aumentando il rischio per le forniture di petrolio dalla regione. L'aumento dei prezzi del petrolio riflette gli investitori che stanno prezzando un rinnovato premio per il rischio per la merce più importante al mondo, dato che il Medio Oriente rappresenta circa un terzo delle forniture globali. (XTB)

Su altri giornali

Borse in guardia rispetto ai possibili sviluppi dello scontro tra Israele e Iran. A Piazza Affari salgono Leonardo, Eni, Amplifon e Saipem. Cade Pirelli dopo il divorzio da Brembo (FIRSTonline)

Sulla scia dell’ultima escalation in Medio Oriente, gli investitori di Wall Street hanno difatti anticipato le prossime mosse: ossia la stipula di nuovi e sempre più impattanti contratti per i fornitori militari. (Forbes Italia)

Lo spread tra Btp e Bund conclude stabile a 133 punti, con il rendimento del decennale italiano che guadagna cinque punti base al 3,41 per cento. A Piazza Affari pesa il calo di Pirelli (-2,4%), dopo l'addio di Brembo (+0,5%) che ha ceduto l'intera quota del 5,58%. (Tiscali Notizie)

Stabile la Borsa di New York, occhi a geopolitica e sciopero porti

In aumento anche l'oro, bene rifugio per eccellenza e i rendimenti dei titoli di Stato, mentre le Borse si mostrano caute. Prosegue il rally del petrolio Usa che sale oltre i 72 dollari al barile (Wti +3,5% a 72,4 dollari al barile) e quello del Mare del Nord si avvicina ai 76 (Brent +2,9% a 75,70 dollari al barile). (QUOTIDIANO NAZIONALE)

Amplifon Tutti negativi gli indici di Piazza Affari e degli altri principali listini europei, con gli investitori che guardano con preoccupazione all’evolversi delle tensioni in Medio Oriente. (LA STAMPA Finanza)

S&P 100 Intel (LA STAMPA Finanza)