Il WTI guadagna quasi il 2% e supera la zona di resistenza chiave💡

Il petrolio WTI ha superato i massimi locali stabiliti nella seconda metà di settembre oggi, rompendo la barriera dei 72 dollari al barile, dopo che Israele ha promesso di rispondere al lancio di circa 200 missili balistici (inclusi quelli ipersonici) dall'Iran, aumentando il rischio per le forniture di petrolio dalla regione. L'aumento dei prezzi del petrolio riflette gli investitori che stanno prezzando un rinnovato premio per il rischio per la merce più importante al mondo, dato che il Medio Oriente rappresenta circa un terzo delle forniture globali. (XTB)

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Borse in guardia rispetto ai possibili sviluppi dello scontro tra Israele e Iran. A Piazza Affari salgono Leonardo, Eni, Amplifon e Saipem. Cade Pirelli dopo il divorzio da Brembo (FIRSTonline)

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Acea Amplifon (LA STAMPA Finanza)

Prosegue il rally del petrolio Usa che sale oltre i 72 dollari al barile (Wti +3,5% a 72,4 dollari al barile) e quello del Mare del Nord si avvicina ai 76 (Brent +2,9% a 75,70 dollari al barile). Materie prime in tensione mentre si attendono gli sviluppi della crisi in Medio Oriente (QUOTIDIANO NAZIONALE)

Esiste una certa preoccupazione tra gli investitori in attesa della risposta di Israele. Tutti gli asset più rischiosi hanno sofferto per l’aumento delle tensioni geopolitiche in Medio Oriente. Questo è il secondo attacco dell’Iran quest'anno (il primo in aprile). (IG)