È iniziata la Cop29 (con una settimana di ritardo)
Basta con i “teatrini”. Qua si fa l’azione per il clima, o si muore. Dalla Cop29 arriva un chiaro messaggio a mettere da parte le strategie e gli individualismi. Come spesso accade, la seconda settimana sovverte gran parte delle cose che abbiamo temuto si potessero verificare nella prima. E così sta succedendo (è ancora presto per usare il participio passato) anche questa volta. Alla Cop29 di Baku, in Azerbaigian, la seconda settimana di negoziati sul clima sembra aver improvvisamente risvegliato la voglia di raggiungere un risultato che salvi la faccia al paese ospitante persino alla sonnolenta presidenza azera di Mukhtar Babayev. (LifeGate)
Ne parlano anche altre testate
In contemporanea con la proiezione alla Cop 29 di Baku, il Corriere della Sera pubblica il video di Youth4Climate, un’iniziativa del governo italiano in collaborazione col Programma delle Nazioni Unite per lo Sviluppo (UNDP) che mira a sostenere i giovani di tutto il mondo impegnati nello sviluppo di soluzioni per rispondere al cambiamento climatico ed essere protagonisti dell'economia del futuro. (Corriere TV)
Non che le sensazioni iniziali fossero buone – un pessimismo confermato dall’elezione del neopresidente degli USA Donald Trump, che ha più volte annunciato di voler fare ritirare gli Stati Uniti dagli Accordi di Parigi per limitare il riscaldamento globale a 1,5 gradi in più rispetto all’era pre-industriale – ma in pochi giorni i segnali emersi che confermano l’umore nero attorno all’edizione 2024 della Conferenza annuale sui cambiamenti climatici si sono fatti talmente evidenti che neppure il più ottuso ottimismo può smentire. (EconomiaCircolare.com)
Loro vogliono parlare di soldi e basta, prevalentemente finanza pubblica a fondo perduto". (Tiscali Notizie)
La risposta dei Paesi ricchi è che a contribuire dovrebbero essere anche i privati e le economie emergenti, come la Cina e gli Stati del Golfo. Inizia nell’incertezza la seconda settimana della Conferenza dell’Onu sul clima a Baku (Vita)
Di Grigor Ghazaryan – I passi falsi dell’occidente. (Notizie Geopolitiche)
"Il fallimento non è un'opzione. Un risultato positivo della COP29 è ancora a portata di mano, ma richiederà leadership e compromessi da parte dei Paesi del G20", ha detto. (ilmessaggero.it)