Salvatores presenta Napoli-New York: «Che scommessa lavorare sul materiale di Fellini»
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La prima persona che incontrò appena varcata la soglia di Cinecittà per girare il suo primo film fu Federico Fellini. Dopo poco, per pura coincidenza, si trasferì in via Margutta, proprio di fronte alla casa dove il grande regista abitava con la moglie, l’attrice Giulietta Masina. Era forse scritto nelle stelle quindi che a distanza di tanti anni Gabriele Salvatores dovesse fare un film da un soggetto firmato dal genio de “La dolce vita”, “8 ½”, “Amarcord”, solo per citare alcuni dei suoi capolavori. (quotidianodipuglia.it)
Su altri giornali
Nel dopoguerra si era felici con un pezzo di pane, oggi i giovani non si accontentano, in cerca sempre dell’ultimo telefonino. Se Vittorio De Sica tra i padri del Neorealismo, avesse incontrato Antonio Guerra si sarebbe innamorato di lui, come il premio Oscar Ga… (La Repubblica)
Il regista porta sul grande schermo (con 01 Distribution) una favola nata dopo essere entrato in possesso di una storia scritta da Federico Fellini e Tullio Pinelli, alla fine degli Anni '40, di cui si sapeva poco e niente. (ilmattino.it)
Napoli - New York approccia la sua missione (il racconto di uno snodo cruciale per molti italiani e quindi di una certa maniera di intendere l’identità nazionale) appoggiandosi molto sull’idea che il cinema italiano e straniero ha dell’Italia. (WIRED Italia)
Ospite di Due come noi, Pierfrancesco Favino ha presentato a Rosaria Renna il film di Gabriele Salvatores "Napoli - New York" di cui è protagonista. (Radio Monte Carlo)