Europee, par condicio doppia

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Italia Oggi INTERNO

Arriva la doppia par condicio pubblico-privato. Nel senso che la Rai sarà soggetta in vista delle elezioni europee dell'8 e 9 giugno prossimi alle nuove regole messe a punto dalla commissione di Vigilanza che permettono a ministri e governo di intervenire in trasmissione al di fuori dei tempi contingentati su argomenti considerati di interesse del proprio settore di competenza per «garantire ai cittadini una puntuale informazione sulle attività istituzionali e governative». (Italia Oggi)

Su altre testate

In queste ore proprio quando tiene banco il “caso Amadeus” che a quanto pare lascerà la Rai per approdare per nuove avventure tv al canale Nove, si parla anche dell’intreccio tra politica e televisione, in particolare la Rai, in vista delle Elezioni Europee dell’8 e del 9 giugno e non solo. (Il Fatto Quotidiano)

«La maggioranza di governo ha deciso di trasformare la Rai nel proprio megafono – si legge nel comunicato Usigrai - Lo ha fatto attraverso la Commissione di Vigilanza che ha approvato una norma che consente ai rappresentanti del governo di parlare nei talk senza vincoli di tempo e senza contraddittorio. (Corriere TV)

Giletti e la visione "arcaica di Meloni" Massimo Giletti torna in Rai e non risparmia qualche frecciatina alla premier Giorgia Meloni, accusata di avere una “visione arcaica” del rapporto fra potere e televisione. (Virgilio Notizie)

Link Embed Al termine dei telegiornali della Rai - Tg1, Tg2 e Tg3 - i giornalisti hanno letto in diretta il comunicato di Usigrai (il sindacato dei giornalisti della tv di Stato) contro il via libera della Commissione di Vigilanza alla norma che consente ai rappresentanti del governo di parlare nei talk-show senza vincoli di tempo e senza contraddittorio. (Repubblica TV)

Di seguito, la nota integrale: “la maggioranza di governo ha deciso di trasformare la Rai nel proprio megafono. I giornalisti Rai hanno detto no alla riforma della nuova par condicio. (StrettoWeb)

Con l'approvazione del regolamento per le prossime elezioni europee, chi violerà le regole già in vigore dal 1993 e dal 2000 subirà multe salate da parte dell'Agenzia". Lo spiega a Today.it il responsabile comunicazione del Partito Democratico, Sandro Ruotolo, commentando il voto il voto del consiglio dell'Agcom sul regolamento per le prossime elezioni europee. (Today.it)