Una sindaca civil servant/Altro che “anatra zoppa”

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Morti sul lavoro

Una commossa Marialuisa Forte ha dunque ricevuto dalle felpate mani di Paola Felice la fascia tricolore di prima cittadina nella storia di Campobasso. E’ un evento che per un capoluogo da sempre declinato al maschile e per una regione tuttora governata da soli uomini, merita più di altri di essere valutato alla luce di un clima apparso diverso e di un cambio di passo. Un clima come quello toscano che a Firenze accoglie per la prima volta una sindaca, Sara Funaro, la quale ha ringraziato tutti gli elettori con questa dolce promessa: “Porterò il mio lato materno e femminile alla città”. (Primonumero)

Se ne è parlato anche su altri giornali

Non diventare la stampella di nessuna anatra zoppa e ridare la parola ai cittadini, però, comporta dei rischi: Campobasso andrebbe incontro a un lungo periodo di commissariamento che cancellerebbe in un colpo solo ogni idea di rilancio, pianificazione e progettazione immaginabile. (Primonumero)

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Questo non significa che le toglieranno la fiducia: l'ipotesi dimissioni di massa, discussa in diverse riunione della coalizione, è sfumata: la strategia sembra essere tutta orientata a un gioco al rialzo. (Primonumero)

Pensiero Forte: «Nessun conflitto col centrodestra, il Consiglio comunale sia laboratorio di idee»

Pronta ad ascoltare critiche e suggerimenti da tutti" (Il Quotidiano del Molse)

Il consigliere del Carroccio: «Una distorsione della legge elettorale non ha consentito, per pochi voti, che De Benedittis vincesse al primo e al secondo turno e la giravolta poltroniera di Ruta ha inciso sul successo, di misura, della Forte» (Il Quotidiano del Molse)

Pensiero Forte: «Nessun conflitto col centrodestra, il Consiglio comunale sia laboratorio di idee» A margine del passaggio di consegne con la reggente Paola Felice (che ha traghettato Palazzo San Giorgio in questo anno dopo l'elezione di Roberto Gravina a consigliere regionale), la sindaca di centrosinistra ha riferito di voler aprire il municipio alla gente, ma soprattutto di non considerarsi in conflitto col centrodestra, perché il Consiglio comunale dovrà essere luogo di confronto, un laboratorio di idee e di progetti nell'interesse della collettività. (Termoli Online)