Migranti, schiaffo al governo
Affondata la lista dei paesi sicuri ai fini del trasferimento di migranti dall'Italia messa a punto dal governo con un decreto. Il Tribunale di Catania non ha convalidato il trattenimento di un migrante arrivato a Pozzallo, in quanto «una lista di paesi sicuri non esime il giudice dall'obbligo di una verifica della compatibilità di tale designazione con il diritto dell'Unione europea, e in Egitto ci sono gravi violazioni dei diritti umani che investono le libertà di un ordinamento democratico». (Italia Oggi)
Ne parlano anche altre fonti
– Il Tribunale di Catania non ha convalidato il trattenimento di un migrante arrivato in Italia dall’Egitto. Nell’ordinanza della corte si precisa che la lista di paesi sicuri stilata dal governo italiano – che include l’Egitto – “non esime il giudice all'obbligo di una verifica della compatibilità” di tale “designazione con il diritto dell'Unione europea”. (QUOTIDIANO NAZIONALE)
“La decisione dei giudici del Tribunale di Catania appare perseguire l’unico fine di ostacolare qualsiasi azione volta a contrastare l’immigrazione illegale di massa, nonché a rendere difficili - se non impossibili - i rimpatri di chi entra illegalmente in Italia. (Civonline)
"Ancora, avete la fissazione..." e sorride, mentre lasciava il Villaggio Difesa. Ma alla buona notizia della giornata, la ripresa delle partenze dei migranti in direzione dell'Albania, ha fatto da contraltare un'altra sentenza blocca-rimpatri arrivata (Secolo d'Italia)
Il braccio di ferro tra magistratura e governo sui migranti continua con il ministro dell'Interno che dà il via libera a nuovi trasferimenti in Albania, in virtù del nuovo decreto aggiornato al 23 ottobre con l'obiettivo di superare l'empasse creatosi dopo il primo viaggio, e un giudice di Catania che non ha convalidato il trattenimento di uno straniero proveniente dall'Egitto, perché considerato «Paese non sicuro» (la stessa formula utilizzata dai giudici di Roma e dalla Corte europea). (ilgazzettino.it)
Migranti: tribunale annulla trattenimento disposto da questore di Ragusa, “Egitto non sicuro”. Senatore Sallemi (Fdi) accusa: “toghe rosse” (RagusaOggi)
Non vogliamo una guerra contro la magistratura, ma certamente il decidere sulle politiche dell’immigrazione è un compito nostro a cui non possiamo rinunciare». Questo è il punto, non un altro. (Corriere Roma)