Russia e Corea del Nord, escalation militare e attacchi record di droni
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La guerra in Ucraina ha raggiunto un nuovo livello di tensione con un attacco coordinato dalla Russia, che ha lanciato 188 droni, un numero mai raggiunto dall'inizio del conflitto. Partendo dalle regioni di Orel, Bryansk, Kursk e Primorsko-Akhtarsk, l'attacco è stato supportato dalle truppe di ingegneria radiofonica dell'Aeronautica militare ucraina, che hanno rilevato anche il lancio di quattro missili balistici Iskander-M, come segnalato da Ukrinform. Durante l'attacco notturno, il nemico ha lanciato un numero record di droni Shahed e di droni non identificati, stimando che siano stati 188 gli aerei senza pilota usati per i raid.
Parallelamente, la cooperazione militare tra Russia e Corea del Nord sembra intensificarsi. Secondo i resoconti dei media stranieri dello scorso anno, la Russia avrebbe dovuto ricevere in servizio con il proprio esercito un MLRS da 300 mm, noto come KN-09, sviluppato dalla RPDC. Inoltre, sono emerse prime indiscrezioni riguardo a un test di un MLRS da 600 mm, anch'esso sviluppato dalla Corea del Nord. Kim Jong-un, leader nordcoreano, ha mostrato interesse per le moderne armi dell'aviazione russa, come dimostrato durante una visita nel settembre 2023.
La collaborazione tra i due Paesi non si limita solo ai sistemi missilistici. La Russia ha recentemente annunciato che le forze ucraine hanno lanciato altri due attacchi con missili americani Atacms contro la regione russa di Kursk il 23 e il 25 novembre, utilizzando in totale 13 missili. In risposta, Mosca ha avvertito Kiev che sono in preparazione azioni di risposta ai due nuovi attacchi con gli Atacms.
Questi sviluppi indicano un'escalation delle tensioni militari nella regione, con un aumento significativo dell'uso di droni e missili balistici.