Ossessione Mussolini. La sua foto al ministero agita (ancora) la sinistra
Articolo Precedente
Articolo Successivo
Una foto di Mussolini esposta al Mise, ospitato in un edificio-simbolo di Marcello Piacentini, vera archistar fascista. Con il clima attuale e le polemiche per il governo che sta per arrivare, difficile immaginare che la cosa potesse non far rumore. E infatti, da quando su La7, venerdì scorso, Alessandra Sardoni ha dato la notizia della presenza nel luogo istituzionale dell'improvvido ritratto, è partita la caccia: chi ha messo al Mise la foto di Benito? A chiederselo, all'inizio, è stato il direttore del TgLa7, Enrico Mentana, tra giochi di parole (Qualcuno la Mise) e ironia: Diranno che è lo zeitgeist, lo spirito del tempo. (ilGiornale.it)
Su altri giornali
«O lui o io», ha intimato Pierluigi Bersani alla notizia che la sua foto di ministro dello Sviluppo economico potesse campeggiare sulle pareti del Mise non molto distante da quella di Benito Mussolini, già ministro delle Corporazioni. (Secolo d'Italia)
"Mi caschi sul fascismo, sai dove devi andare?". (Liberoquotidiano.it)
La maggior parte delle iscrizioni, circa 83%, ha riguardato i soggiorni di lingua inglese, il 6,5% per lo spagnolo, 6% il tedesco e infine 4,5% il francese (MI-LORENTEGGIO.COM – LE ULTIME NOTIZIE DI CRONACA, POLITICA, ANNUNCI, SPORT, FOTO E VIDEO DI MILANO E LA LOMBARDIA)
Tra il 2016 e il 2019 la media dei partecipanti si è attestata poco sotto i 250 tra studentesse e studenti. A consegnarli, in tre diverse occasioni, l’ultima questo pomeriggio, i vicepresidenti del Consiglio comunale, Angelo Turco e Roberta Osculati. (MI-LORENTEGGIO.COM – LE ULTIME NOTIZIE DI CRONACA, POLITICA, ANNUNCI, SPORT, FOTO E VIDEO DI MILANO E LA LOMBARDIA)
“Per me il ritratto di Mussolini a Palazzo Chigi può anche rimanere. Del resto i Governi di centrosinistra che hanno governato in passato non lo hanno mai messo in discussione, almeno non mi risulta”. Non sono parole del presidente La Russa, che già da ieri ha parlato di cancel culture, nè di eredi o nostalgici del fascismo. (ilGiornale.it)
Il conflitto in Ucraina vicino alle centrali nucleari e le minacce della Russia di utilizzare armi atomiche hanno risvegliato i timori in Europa, soprattutto in paesi come la Polonia e la Romania che confinano con l’Ucraina e sarebbero particolarmente vulnerabili in caso di disastro radiologico. (LaPresse)