Anche la Baracca Faggioni di Cadimare sarà visitabile in occasione delle Giornate del Fai di primavera
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In occasione delle Giornate FAI di Primavera, in programma sabato 22 e domenica 23 marzo, la storica Baracca Faggioni di Cadimare aprirà le sue porte al pubblico, offrendo un'opportunità unica per scoprire un simbolo della tradizione marinara locale. La Baracca Faggioni, situata in Via della Marina a Cadimare, rappresenta da sempre un punto di riferimento per la comunità dei maestri d'ascia e degli appassionati del mare. (CittaDellaSpezia)
La notizia riportata su altre testate
750 luoghi insoliti e normalmente inaccessibili oppure poco conosciuti e valorizzati, distribuiti in 400 città in tutta Italia, infatti, saranno visitabili nel prossimo weekend e tra questi ci sono appunto quattro autentici “scrigni” della città, di fatto sconosciuti per un gran numero di persone. (Corriere Salentino)
Brescia Centro Culturale MITA (IL GIORNO)
Immersa in un paesaggio mozzafiato, la Chiesa di San Giacomo di Laives, sorge su un dosso roccioso che domina la valle dell'Adige, circondata da imponenti pareti di porfido. Il Fondo per l’Ambiente Italiano il 22 e 23 marzo per le giornate di primavera 2025 apre in Trentino Alto Adige a Laives in provincia di Bolzano, la Chiesetta di San Giacomo, un incanto. (QUOTIDIANO NAZIONALE)
Bellezze artistiche e storico architettoniche che il pubblico potrà ammirare sabato e domenica grazie all’impegno della delegazione reggiana Fai, che compie 35 anni e del suo ’timoniere’, Roberta Grassi, che ricorda i 50 anni di fondazione del Fai nazionale. (il Resto del Carlino)
Tre luoghi svelati in tutto, dal piccolo gioiellino di San Leone a Pistoia, al Monastero delle Benedettine a Montecatini Alto fino al Salone delle feste del Kursaal, a Montecatini. (LA NAZIONE)
Domenica invece… Antipasto sabato pomeriggio alle 16 al museo Bicknell di Bordighera con una conferenza sulla Tana Bertrand, importante sito preistorico e naturalistico di Badalucco scoperto nei primi anni del Novecento dall’archeologa Grace Mary Crowfoot. (La Stampa)