Anche i genitori di Chiara inizialmente indagati. Scagionati dalle intercettazioni ambientali

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Gazzetta di Parma INTERNO

Anche i genitori di Chiara Petrolini inizialmente vennero indagati, per poter fare gli avvisi per gli accertamenti medico legali, in relazione alla morte del neonato trovato il 9 agosto. Lo ha spiegato il procuratore dI Parma Alfonso D’Avino in conferenza stampa a Parma. I due sarebbero poi risultati effettivamente non a conoscenza dei fatti. Lo dimostrerebbe una intercettazione ambientale in cui la madre chiede alla figlia, dopo il ritrovamento del primo neonato «se anche l’altra volta quando ci fu una emorragia» la ragazza era incinta. (Gazzetta di Parma)

Su altre testate

La ragazza si trova agli arresti domiciliari da ieri mattina per omicidio premeditato e soppressione di cadavere. (Fanpage.it)

Traversetolo (Parma) — Chiara nasconde il viso dietro le pagine del mandato d’arresto, seduta dentro la macchina dei carabinieri. È l’ultima immagine di una ragazza misteriosa che — dietro i sorrisi, gli sguardi dolci, i modi affabili dispensati sui social — nella vita reale cela una doppia identità. (la Repubblica)

Ad agosto il bimbo morto per shock emorragico Il bambino partorito il 7 agosto da Chiara Petrolini era nato vivo in quanto aveva respirato. La morte è stata dovuta a uno shock emorragico da recisione del cordone ombelicale «in assenza di una adeguata costrizione meccanica dei vasi ombelicali». (LaC news24)

A spiegarlo è stato Procuratore di Parma, Alfonso d'Avino, (Secolo d'Italia)

«Misoprostolo dove si compra». Come pure «ossitocina», più difficile da reperire e comunque da iniettare. (ilmessaggero.it)

La giovane è stata accusata dopo il ritrovamento nel suo giardino di casa, il 9 agosto, del cadavere di un neonato, poi risultato da lei partorito due giorni prima. (Gazzetta di Parma)