Al Pacino in “Sonny Boy”, l’autobiografia: “Ho comprato sedici auto, ventitré telefoni, pagavo 400mila dollari l’anno il giardiniere e ne spendevo 300mila al mese”. Ecco le follie del Padrino

Al Pacino è l’eccesso. Solo nella vita, però. Sul set controllato quanto serve, come per esempio nella prima parte de Il padrino. A volte esuberante, come in Scarface. Nella recitazione, però, anche la follia è controllata. Diverso, appunto, per l’esistenza fuori dal set. È anche di questa che Al Pacino ha deciso di raccontare in Sonny Boy: un’autobiografia. (MOW)

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Al Pacino nella sua biografia pubblicata recentemente, ha svelato che ha perso 50 milioni di dollari in pochissimo tempo, ed ha accettato ogni tipo di film perché era senza soldi (Movieplayer)

Leggi tutta la notizia 'Metà dei miei film funzionava, l'altra metà non era granché e alcuni sono proprio da buttare nel cesso. (Virgilio)

Ha visto Giorni perduti, un film del '45 di Billy Wilder in cui Ray Milland interpreta (da Oscar) il ruolo di un alcolizzato. A cinque anni, Alfredo ha già compreso come recitare non sia affatto un gioco. (il Giornale)

Al Pacino: “Fare di nuovo il papà a 84 anni è divertente”

Al Pacino si mette a nudo in Sonny Boy, la sua autobiografia. Un racconto intimo e sincero di un uomo che, nonostante tutto, non ha intenzione di fermarsi. Al Pacino: «Cresciuto nel Bronx, se avevo fame rubavo. (ilmessaggero.it)

Pubblicazione: 15 ottobre alle 09:00 (BadTaste)

Gli anni che passano, la sua mortalità, la nascita del quarto figlio Roman l'anno scorso con la nuova, giovanissima compagna Noor Alfallah (30 anni, ex di Mick Jagger) e il progetto di un nuovo Re Lear per il grande schermo (per la prima volta in un carnet di personaggi che vanno da Scarface a Serpico, Michael Corleone nel Padrino e Sonny in Un Pomeriggio di un giorno da cani) sono al centro del libro. (La Stampa)