Papa Francesco: "Guardo con speranza a segni di pace Armenia-Azerbaigian"
Papa Francesco: "Guardo con speranza a segni di pace Armenia-Azerbaigian" 10 dicembre 2023 "Mi rallegro per la liberazione di un numero significativo di prigionieri armeni e azeri. Guardo con grande speranza a questo segno positivo per le relazioni tra Armenia e Azerbaigian e per la pace del Caucaso meridionale e incoraggio le parti e i loro leader a concludere quanto prima il trattato di pace". Così Papa Francesco durante l'Angelus affacciato alla finestra del Palazzo Apostolico Vaticano in piazza San Pietro (Il Sole 24 ORE)
Se ne è parlato anche su altri media
Anche il fatto che i colloqui bilaterali siano avvenuti senza alcuna mediazione è un segnale positivo. Si tratta infatti del primo approccio diretto tra Baku e Yerevan senza il coinvolgimento di Bruxelles, Washington e Mosca. (L'HuffPost)
Dopo la rapida conclusione dell’ultimo conflitto armato tra separatisti armeni ed esercito regolare di Baku, nel territorio del Karabakh, potrebbero aprirsi le porte per un accordo tra Armenia e Azerbaigian, con positive ricadute per l’intera area del Caucaso meridionale (Proiezioni di Borsa)
“Mi rallegro per la liberazione di un numero significativo di prigionieri armeni e azeri. Guardo con grande speranza a questo segno positivo per le relazioni tra Armenia e Azerbaigian e per la pace del Caucaso meridionale e incoraggio le parti e i loro leader a concludere quanto prima il trattato di pace”. (LAPRESSE)
Azerbaigian pronto a ospitare il vertice COP29 L’Azerbaigian è pronto a ospitare il vertice COP29 sul cambiamento climatico. La decisione è stata criticata. Alcuni hanno espresso preoccupazione riguardo allo svolgimento dei colloqui globali sul clima in un’altra nazione produttrice di petrolio. (Periodico Daily)
L’Armenia e l’Azerbaigian hanno annunciato l’imminente normalizzazione delle relazioni diplomatiche bilaterali e la possibile firma di un trattato di pace entro la fine dell’anno. (Il Fatto Quotidiano)
Nel settembre 2023 il Caucaso ha attratto nuovamente l’attenzione dei media internazionali quando, dopo nove mesi di blocco totale della regione a causa delle attività azerbaigiane nel Corridoio di Lachin, le forze armate dell’Azerbaigian hanno dato il via a quella che Baku ha definito come ‘una operazione anti-terrorismo’ che si è tradotta in pochi giorni nella capitolazione del governo della Repubblica del Nagorno-Karabakh/Artsakh e nell’esodo di decine di migliaia di armeni con conseguente crisi umanitaria. (Notizie Geopolitiche)