COP29: un difficile equilibrio tra tensioni e obiettivi climatici
Il summit climatico delle Nazioni Unite a Baku si sta rivelando un appuntamento storico, segnato da profonde divergenze e timidi progressi. L’obiettivo primario di questa edizione è ambizioso: trovare un compromesso sui finanziamenti climatici necessari per supportare i paesi più vulnerabili, garantendo loro un ruolo attivo nella transizione ecologica globale. Tuttavia, il contesto in cui si svolge la COP29 non è dei più favorevoli. (Today.it)
La notizia riportata su altre testate
Un futuro che, grazie a questa collaborazione, non è più incerto, ma si trasforma in una possibilità concreta". (LA STAMPA Finanza)
Fotogramma (Avvenire)
I giornalisti vagano nel media center spazientiti, i rappresentanti della società civile sono tesi e chiedono ai negoziatori di convergere verso un accordo rapidamente. Oggi a Baku si respira un’aria pensante e carica di tensione: la nuova bozza del testo negoziale sul nuovo obiettivo di finanza climatica era attesa (e promessa dalla presidenza) per mezzogiorno (ora locale) ma tarda ad arrivare. (il Dolomiti)
Il primo pozzo petrolifero industriale del mondo (1846) è ancora lì, sovrastato da una torre-scheletro un po’ sinistra, tra i grattacieli scintillanti del centro e il grigio Mar Caspio. È il monumento alla nazione asiatica che ha dato il via all’«oil boom» ben prima che Winthrop Rockfeller iniziasse a sforacchiare il Texas. (Corriere della Sera)
Prima è stata convocata per le 22 di ieri sera. (Il Fatto Quotidiano)
La chiusura prevista per venerdì 22 novembre è stata spostata a sabato 23. La Conferenza Onu sul clima in Azerbaijan slitta di un giorno. (Il Sole 24 ORE)