USA: inflazione in calo, ma meno delle attese, ma più richieste di sussidi di disoccupazione. Che farà la Federal Reserve?

Non tutte le cose stanno andando come vorrebbe la Federal Reserve per ritoccare i tassi. Il tasso di inflazione annuale negli Stati Uniti è rallentato per il sesto mese consecutivo, passando dal 2,5% di agosto al 2,4% di settembre 2024, il valore più basso dal febbraio 2021. Tuttavia, i dati sono stati superiori alle previsioni del 2,3%. I prezzi sono aumentati meno per gli alloggi (4,9% vs 5,2%) e i costi energetici sono diminuiti maggiormente (-6,8% vs -4% in agosto), soprattutto a causa della benzina (-15,3% vs -10,3%) e dell’olio combustibile (-22,4% vs -12,1%), mentre i prezzi del gas naturale sono rimbalzati (2% vs -0,1%). (Scenari Economici)

Ne parlano anche altri media

Australia, aspettative di inflazione scendono a ottobre. Nel mese di ottobre le aspettative di inflazione a 12 mesi da parte dei consumatori sono scese al 4%, minimo dall’ottobre del 2021 e secondo mese consecutivo di calo. (Ekonomia.it)

💵US CPI report scheduled on 1:30 PM BST may increase US dollar volatility Il rapporto sull'inflazione dei prezzi al consumo (CPI) degli Stati Uniti, che sarà pubblicato oggi alle 14:30 CEST, sarà la lettura macroeconomica più importante della settimana, offrendo maggiori indicazioni su se i dati statunitensi, davvero molto solidi visti di recente, si tradurranno in un aumento dell'inflazione e metteranno maggiore pressione sulla comunicazione accomodante della Fed. (XTB)

A settembre l’inflazione statunitense è scesa al 2,4%, di poco sopra al 2,3% previsto. Questo dato superiore alle attese, unito all’ottimo rapporto sull’occupazione negli Stati Uniti della scorsa settimana, probabilmente animerà il dibattito sull’opportunità che il mese prossimo la Federal Reserve opti per un moderato taglio dei tassi di interesse o mantenga la sua posizionedopo la significativa riduzione di settembre. (lamiafinanza)

Borsa di New York apre cauta dopo dati inflazione

Giornata negativa per Delta Air Lines (-1,46% a 50,09 dollari) dopo la diffusione della trimestrale. I dati sui prezzi al consumo relativi al mese di settembre sono risultati superiori al consensus degli analisti. (SoldiOnline.it)

La lettura di settembre indica un rallentamento solo marginale dell'indice dei prezzi al consumo, la cui variazione annua risulta di +2,4% rispetto al +2,5% del mese precedente. A mantenersi caldi sono soprattutto i prezzi "core", quelli che escludono le componenti volatili di cibo e gas, che segnano un progresso del 3,3% rispetto all'anno scorso, in accelerazione dal 3,2% di agosto. (il Giornale)

Wall Street avvia gli scambi all'insegna della cautela, dopo che i dati dell’inflazione sono risultati più forti del previsto, segnalando che la Fed potrebbe rallentarne il ritmo di aggiustamento dei tassi (Finanza Repubblica)