Dalla Siria alla Libia, Mosca arma le coste del Mediterraneo vicine all'Italia
Con l'incertezza di cosa accadrà alla base di Tartus dopo la caduta di Assad, la Russia sposta unità navali e assetti bellici nella Libia controllata da Khalifa Haftar. Compresi soldati e batterie di missili S-300 e S-400 (Panorama)
La notizia riportata su altri media
Due guardiole devastate spiegano, in particolare, quale fosse la situazione prima della caduta di Assad: «All’interno vi lavoravano delle guardie siriane messe da Assad per controllare gli ingressi all’ambasciata – spiega – I due posti sono stati presi d’assalto dai ribelli». (Corriere TV)
Domenica sera una formazione di quattro navi speciali ha attraversato lo Stretto di Gibilterra: sono dirette verso il porto di Tartus, la grande installazione sulla costa di Latakia dove il comando di Mosca ha fatto confluire i mezzi e i soldati schierati fino a due settimane fa in tutto il Paese in difesa del regime di Bas… (la Repubblica)
La missione, secondo analisti esperti di movimenti marittimi, consisteva nel caricare equipaggiamento militare da riportare in Russia dopo il ritiro dalla regione deciso in seguito alla caduta di Assad. (ilmessaggero.it)
L'evacuazione russa dalla base siriane è cominciata. Ma per tornare a casa, il passaggio obbligato è il Mar Mediterraneo. Dovrebbero essere quattro navi speciali dirette verso il porto di Tartus, a Latakia. (il Giornale)
L’Africa Corps, erede della famigerata Wagner, si proietta sul Mediterraneo. Reparti e armamenti russi sono già stati trasferiti dalla Siria - ma anche dalla Bielorussia - alla Libia, cioè a meno di 700 chilometri di distanza in linea d’aria dall’Italia, proprio sul fianco Sud della Nato. (Liberoquotidiano.it)
Con l'agenzia Dire ne parla Jalel Harchaoui, analista esperto di Libia del Royal United Services Institute (Rusi). Al centro dell'intervista, questioni geopolitiche, militari e di sicurezza Getting your Trinity Audio player ready... (Dire)