Libano, dopo sette giorni di guerra è già strage di bambini
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Dopo sette giorni di bombardamenti e l’avvio della campagna di terra, in Libano la situazione sta letteralmente precipitando. A spiegarlo è la Direttrice generale dell’Unicef, Catherine Russell, che si è detta “profondamente preoccupata per il rapido deterioramento della situazione umanitaria in Libano. Nell’ultima settimana, secondo le notizie, almeno 80 bambini sono stati uccisi negli attacchi, mentre altre centinaia sono rimasti feriti. (LA NOTIZIA)
Ne parlano anche altri media
Il villaggio cristiano di Deir Mimas è rimasto vuoto. I suoi abitanti sono tutti fuggiti a Beirut dove stanno trovando accoglienza dai frati della Custodia di Terra Santa. A dare la notizia poco fa è padre Toufic Bou Mehri che, da Tiro, ogni domenica andava in auto a Deir Mimas per celebrare messa e a consegnare frutta e verdura ai suoi abitanti. (Servizio Informazione Religiosa)
Ma la situazione qui è molto molto difficile: abbiamo scorte per una settimana”. Milad Al Alam è il sindaco di Rmeich, un villaggio cristiano nel Sud del Libano proprio a ridosso della linea Blu, dista un paio di miglia dalla frontiera dove, da ieri notte, le forze israeliane hann… (la Repubblica)
Il sobborgo meridionale della città libanese è stato colpito in più punti nelle ultime ore: Hezbollah ha parlato di «un massacro di civili innocenti». Viaggio nel quartiere di Dahieh a Beirut al seguito di un convoglio guidato da Hezbollah. (Corriere TV)
Pubblichiamo senza commento, essendo superfluo, quanto la direttrice generale dell’Unicef, Catherine Russell, sulla situazione in Libano, ha dichiarato: “Sono profondamente preoccupata per il rapido deterioramento della situazione umanitaria in Libano. (Tecnica della Scuola)
Un momento emozionante per gli alunni delle cinque classi della scuola primaria Iqbal Masih – Montegrillo di Perugia, che il 2 ottobre hanno ricevuto un riconoscimento da parte dell’UNICEF come “Scuola amica dei bambini e delle bambine”, con un progetto rivolto alla promozione e allo sviluppo di competenze in materia di cittadinanza attiva, valorizzando l’educazione interculturale e la pace, nel rispetto delle differenze e a favore del dialogo tra culture. (Il Giornale dell'Umbria – il giornale on line dell'Umbria)