Siria, Meloni a Erdogan: preservare unità e integrità territoriale
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Roma, 10 dic. La presidente del Consiglio Giorgia Meloni ha avuto oggi una conversazione telefonica con il presidente della Turchia Recep Tayyip Erdogan sugli ultimi sviluppi della situazione in Siria.Meloni, si legge in una nota di Palazzo Chigi, ha ribadito "l'importanza di preservare l'unità e l'integrità territoriale della Siria e di assicurare una transizione pacifica e inclusiva che possa anche contribuire alla stabilità regionale". (Tiscali Notizie)
La notizia riportata su altri giornali
Roma, 10 dic. - "Continuiamo a vedere movimenti e bombardamenti israeliani in territorio siriano. Questo deve finire". Lo ha detto l'inviato speciale delle Nazioni Unite in Siria, Geir Pedersen, chiedendo ad Israele di cessare le incursioni aeree e la presenza militare sul suolo siriano, in quanto violazioni dell'accordo fra i due Paesi del 1974. (Il Sole 24 ORE)
Tel Aviv, 10 dic. - Il primo ministro israeliano Benjamin Netanyahu ha avvertito i nuovi governanti della Siria di non seguire le orme del precedente regime del presidente Bashar al-Assad e di permettere all'Iran di "ristabilirsi" nel Paese. (Il Sole 24 ORE)
Il primo ministro israeliano Benjamin Netanyahu ha dichiarato di aver autorizzato l’aviazione israeliana a “bombardare le capacità militari strategiche lasciate dall’esercito siriano” per evitare che cadano “nelle mani dei jihadisti”. (LAPRESSE)
Il ministro della Difesa Israel Katz ha visitato la base navale di Haifa, dove ha ricevuto aggiornamenti sulle attività della Marina il giorno dopo gli attacchi alle navi siriane da parte delle navi missilistiche dell'Idf israeliane, e dettagli sull'operazione volta alla distruzione della flotta di Assad. (La Gazzetta del Mezzogiorno)
Due giorni fa era stato riferito che l'esercito ha preso il controllo della base militare sul versante siriano del Monte Hermon dopo la ritirata delle forze di Assad, per evitare che i ribelli si avvicinino al confine con Israele. (La Nuova Venezia)
In Siria i tank israeliani hanno continuato ad avanzare dalla zona cuscinetto e si sono posizionati a circa tre chilometri da Qatana, nel Rif meridionale di Damasco, che dista 20 chilometri dalla capitale siriana. (Liberoquotidiano.it)