Sergio Ramelli 49 anni dopo, c'è ancora chi ha nostalgia degli anni di piombo e dell'Italia divisa
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C’era un sacco di sangue a via Paladino numero 15, a Milano, quel 13 marzo del 1975. Resterà lì anche oltre i quaranta giorni che separeranno un militante della destra giovanile milanese dalla morte. Sergio Ramelli aveva diciannove anni e la colpa, irredimibile, di essere il fiduciario del Fronte della Gioventù al Molinari, il suo istituto scolastico di appartenenza, prima di essere costretto a trasferirsi altrove per l’aria irrespirabile della discriminazione. (Secolo d'Italia)
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Nel servizio le interviste a Ignazio La Russa, presidente del Senato, e Beppe Sala, sindaco di Milano (TGR Lombardia)
Diverse centinaia di neofascisti hanno ricordato con saluti romani e braccia tese alla chiamata del “presente” Sergio Ramelli, lo studente e militante del Fronte della Gioventù, morto il 29 aprile 1975 dopo essere stato aggredito sotto casa da un gruppo di Avanguardia operaia 40 giorni prima. (Il Sole 24 ORE)
Tensione e traffico bloccato in serata a Cagliari per la cerimonia di commemorazione di Sergio Ramelli, il giovane del Fronte della gioventù ucciso nel 1975 da un gruppo di militanti della sinistra extraparlamentare legati ad Avanguardia operaia. (Gazzetta di Parma)
Lo ha detto il sindaco di Milano, Giuseppe Sala, rispondendo al presidente del Senato, Ignazio La Russa, il quale auspica che, prima della fine del suo mandato da primo cittadino, partecipi alla commemorazione di Sergio Ramelli con la fascia tricolore. (Tiscali Notizie)
Roberta Capotosti, collaboratrice dello staff del presidente del Senato Ignazio La Russa, ha partecipato alla commemorazione di Sergio Ramelli al corteo organizzato de diverse organizzazioni neofasciste. (Il Sole 24 ORE)
Nel pomeriggio di oggi, al giardino intitolato al militante del Fronte della Gioventù ucciso da esponenti di Avanguardia Operaia, La Russa attacca il primo cittadino: “Mi auguro che verrà con la fascia tricolore perché altrimenti starebbe in fondo, invece lo abbiamo messo sempre in prima fila in quanto sindaco”. (Il Fatto Quotidiano)