Medioriente: Netanyahu, pressione militare e diplomatica insieme funzionano
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Milano, 30 mar. – “Siamo impegnati a riportare indietro gli ostaggi e stiamo lavorando per riportarli indietro. Fino ad oggi, la combinazione di pressione militare e diplomatica è l’unica cosa che ha portato al ritorno degli ostaggi”. Lo ha osservato il primo ministro israeliano Benjamin Netanyahu durante una riunione di governo che si è tenuta oggi. Lo riporta il Jerusalem Post. “Funziona perché opera simultaneamente”, ha spiegato, “da un lato, annienta le capacità militari e governative di Hamas, e dall’altro, crea le condizioni per il rilascio dei nostri ostaggi. (LAPRESSE)
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I suoi leader riceveranno il permesso di partire. Così il premier Benyamin Netanyahu ha delineato ieri al governo i propri piani per la conclusione del conflitto. (QUOTIDIANO NAZIONALE)
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Lo dico ai miei colleghi della Knesset e lo dico anche ad Hamas: Questo include il sequestro dei territori, insieme ad altre misure che non intendo approfondire in questa sede". Lo ha detto oggi il primo ministro israeliano, Benjamin Netanyahu, rivolgendosi alla Knesset, il parlamento israeliano. (ilmessaggero.it)
"I combattimenti a Gaza continuano. Più Hamas persiste nel suo rifiuto di rilasciare i nostri ostaggi, più forte sarà la pressione che eserciteremo", ha detto Netanyahu durante un discorso alla Knesset. (La Nuova Sardegna)
Dopo la fine della tregua e i raid aerei israeliani nella notte tra il 17 e il 18 marzo, le Forze di Difesa Israeliane (IDF) hanno avviato una nuova serie di operazioni terrestri all’interno della Striscia di Gaza. (RID)
In una dichiarazione, la Prcs - secondo la quale sono in tutto 9 i soccorritori che mancano all'appello - ha affermato che sono stati rinvenuti pezzi di equipaggiamento lacerati, appartenenti alla squadra scomparsa. (La Stampa)