«Harris non parlerà al suo 'watch party'» e gli elettori lasciano il raduno a Washington in clima di disillusione
Kamala Harris non parlerà ai suoi sostenitori nella notte tra martedì 5 e mercoledì 6 novembre. Lo ha annunciato il co-presidente della sua campagna, Cedric Richmond, parlando alle persone ancora radunate alla Howard University di Washington, dove era stato allestito il cosiddetto "watch party" della notte elettorale. «Ci sono ancora voti da contare», ha detto Richmond, aggiungendo che Harris parlerà mercoledì. (Corriere TV)
Ne parlano anche altri giornali
Cosa succede se Kamala Harris vince le elezioni USA 2024 Cosa dobbiamo aspettarci se Kamala Harris vince le elezioni USA 2024: dall’aborto all’immigrazione, dalle tasse al clima, ecco cosa è previsto nel suo programma elettorale. (Fanpage.it)
Secondo il New York Times potrebbe arrivare a 301 grandi elettori e vincere pure nel voto popolare, oltre ad accaparrarsi la maggioranza del Senato. Eppure la sua sfidante Kamala Harris, che secondo il New York a spoglio ancora in corso dovrebbe concludere con appena 237 delegati, non pare avere alcuna intenzione di "chiama" il successo del tycoon. (Liberoquotidiano.it)
Howard University Fonte: Agenzia Vista / Alexander Jakhnagiev Così il copresidente della campagna Harris, Cedric Richmond, ha parlato con i sostenitori presso la sede elettole. (ilmattino.it)
"Crediamo in voi, continuiamo a sperare, ci sono ancora altri stati, la vicepresidente non parlerà stasera. Il copresidente della campagna: "Ci sono ancora voti da contare, abbiamo ancora stati che non sono stati chiamati" (Adnkronos)
E Kamala Harris pare andata anche peggio di Hillary Clinton che almeno si era aggiudicata il voto popolare: la vicepresidente Usa non l’ha spuntata nemmeno in quello. Il soffitto di cristallo «più duro e più alto» resta intatto. (Corriere della Sera)
Cedric Richmond, co-presidente della campagna di Kamala Harris, sale sul palco che era stato allestito per il discorso della candidata democratica nel cortile centrale della Howard University, quando è ormai l’1 di notte americana. (la Repubblica)