Zelensky: Cessate il fuoco? Vogliamo garanzie di sicurezza e una pace stabile.
Zelensky: Cessate il fuoco? Vogliamo garanzie di sicurezza e una pace stabile. 20 dicembre 2024 "L'Ucraina ha bisogno di garanzie di sicurezza, ovviamente noi vogliamo la fine del conflitto, vogliamo una pace stabile ma non sembra che la Russia sia interessata a questo e lo dimostra costantemente." Così il Presidente Ucraino, Volodymyr Zelensky, in conferenza stampa al consiglio europeo. Courtesy: EBS Fonte: Agenzia Vista / Alexander Jakhnagiev (Il Sole 24 ORE)
Se ne è parlato anche su altri giornali
Non parliamo dei bombardamenti sulle città, dei crimini contro soldati, civili, bambini, sul campo e nei territori occupati, ché quelli interessano ormai poco, bensì di qualche parola detta da qualcuno dei protagonisti del conflitto, alla quale aggrapparsi per intessere la story del giorno, come utenti qualsiasi dei social media alla ricerca di attenzione. (L'HuffPost)
Era il cinque dicembre di trent’anni fa quando a Budapest venne firmato il memorandum in base al quale l’Ucraina rinunciava al proprio arsenale atomico aderendo simultaneamente al Trattato di Non Proliferazione Nucleare in cambio di assicurazioni sulla sua sicurezza da parte delle altre potenze nucleari, Usa, Federazione Russa e Gran Bretagna in testa seguite, in un secondo momento, da Francia e Cina. (Vita)
Il presidente ucraino Zelensky parla all’Unione europea ma il messaggio è per gli Stati Uniti: «Vogliamo porre fine alla guerra. Le garanzie di sicurezza europee non saranno sufficienti, per noi la vera garanzia è la Nato e la Nato dipende dalle decisioni prese da europei e americani». (Corriere della Sera)
Di buon mattino, entrando all’Europa Building prima del Consiglio europeo, spiega che «dobbiamo contare ancora sull’unità tra gli Stati Uniti e l’Europa perché è molto difficile sostenere l’Ucraina senza l’aiuto dell’America». (La Stampa)
Nel frattempo, i Ventisette appaiono più disposti che in passato ad accettare nuove responsabilità. (Il Sole 24 ORE)
Salvo rarissime eccezioni, l’italico Giornale Unico conferma di essere costituto da una serie di filiali nostrane de La Pravda. La linea la dà Il Fatto Quotidiano, e non è un bel segnale: «Abbiamo perso la guerra», con uno Zelensky in posa, visto quanto il momento del (supposto) trionfo dello Zar di tutte le Russie è solenne per Travaglio & C. (Liberoquotidiano.it)