Strage di Marzabotto, Mattarella e il presidente tedesco Steinmeier a Monte Sole per gli 80 anni dell’eccidio nazifascista

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Il Fatto Quotidiano INTERNO

Sono atterrati a Bologna e poi sono saliti sul Monte Sole, sull’Appennino bolognese. C’è attesa per l’intervento del presidente della Repubblica italiana, Sergio Mattarella e di quello della Repubblica federale tedesca, Frank-Walter Steinmeier alle celebrazioni per l’ottantesimo anniversario della strage nazifascista. Tra il 29 settembre e il 5 ottobre 1944 le truppe naziste guidate dal maggiore Walter Reder trucidarono 770 civili tra cui donne, bambini e anziani nei territori tra i comuni di Marzabotto, Grizzana Morandi e Monzuno (Il Fatto Quotidiano)

La notizia riportata su altre testate

Lo ha detto il presidente tedesco Frabk-Walter Steinmeier parlando a Marzabotto in occasione della commemorazione dell'80esimo anniversario dell'eccidio di Monte Sole commesso dalle truppe naziste e che causò la morte di 1.830 persone tra partigiani e civili. (Today.it)

Coraggiosamente, dato che parlava a Marzabotto, luogo nel quale risuoneranno sempre le grida di quanti caddero vittime della strategia di annientamento arci-nazionalista di Hitler: 770 persone. Nel suo secondo mandato da presidente, Frank-Walter Steinmeier si è dato la missione di denunciare la deriva estremista che dilaga in Germania, dimostrata dalle recenti prove elettorali. (Corriere della Sera)

Così tanta sofferenza. «A nome del mio Paese oggi vi chiedo perdono. (Open)

Italia, Germania ed Europa sono state capaci di risorgere da quell'inferno, costruendo libertà, pace, democrazia, diritti, comunità, una nuova sicurezza". "Siamo qui per ricordare, perché la memoria richiama responsabilità. (La Provincia di Cremona e Crema)

Lo dice a Marzabotto, durante il suo intervento alle celebrazioni per gli 80 anni dalla strage, il presidente della Repubblica, Sergio Mattarella. (Tiscali Notizie)

Il presidente della Repubblica alla commemorazione dell'eccidio insieme all'omologo tedesco Frank-Walter Steinmeier: "Simbolo tra i più sconvolgenti della strategia di annientamento" (Adnkronos)