A quanti licenziamenti pensa Volkswagen? Il numero fa paura

Addirittura 15.000 tagli: sarebbe questo l’obiettivo del Gruppo Volkswagen, in base a indiscrezioni non commentate dall’azienda. Che pertanto non conferma, ma non smentisce. Due impianti di produzione chiusi, perché c’è un’offerta VW di due milioni di auto annue, con una domanda di un milione e mezzo. Non solo: questa mega sforbiciata la società potrebbe darla senza che sia necessario l’ok del consiglio di sorveglianza. (Autoappassionati.it)

Ne parlano anche altri media

Volkswagen sta per lasciare a piedi 15mila dipendenti? Secondo i calcoli di Jefferies, società di investment banking e intermediazione titoli, che sostiene di aver sentito fonti interne al gruppo tedesco, Volkswagen starebbe meditando la chiusura di diversi impianti di produzione col licenziamento di oltre 15mila licenziamenti. (Start Magazine)

Volkswagen incontrerà il sindacato Ig Metall a fine settembre, un mese prima del previsto, per discutere della decisione della casa automobilistica di rescindere il patto di salvaguardia dei posti di lavoro. (Il Messaggero - Motori)

In questo caso servirebbero accantonamenti fino a 4,4 miliardi di euro nel quarto trimestre, hanno scritto gli analisti di Jefferies (società di investment banking e intermediazione titoli), rivelando commenti da fonti interne al gruppo tedesco. (Il Sole 24 ORE)

Volkswagen accelera sui tagli: “Possibili 15mila licenziamenti e chiusura di 2-3 impianti”

Ora, sarebbe emerso da un roadshow con la comunità finanziaria del Nord America, secondo quanto riporta la Bloomberg, Volkswagen starebbe valutando di forzare la mano: la casa automobilistica – rileva l’agenzia finanziaria – potrebbe chiudere gli impianti senza bisogno di passare dall'approvazione del consiglio di sorveglianza. (la Repubblica)

Qualcosa era giù scricchiolato negli anni scorsi, quando il “dieselgate” aveva incrinato il mito della serietà tedesca. (Contropiano)

Volkswagen sta valutando il licenziamento di 15 mila dipendenti, oltre il 2% dell’organico globale, e la chiusura di due o tre stabilimenti in Germania, una prima volta nella storia del gruppo fondato nel 1937. (Corriere della Sera)