LIBANO. CROSETTO OGGI IN VIDEOCONFERENZA CON I 16 PAESI UE CONTRIBUTORI DELLA MISSIONE UNIFIL -n.96

LIBANO. CROSETTO OGGI IN VIDEOCONFERENZA CON I 16 PAESI UE CONTRIBUTORI DELLA MISSIONE UNIFIL -n.96 Questa mattina si è tenuta una videoconferenza tra i Ministri della Difesa dei 16 paesi dell'Unione Europea che partecipano alla missione UNIFIL. L'incontro, promosso dal Ministro della Difesa italiano Guido Crosetto e dal Ministro delle Forze Armate e dei Veterani francese Sébastien Lecornu, aveva l'obiettivo di definire un'azione unitaria per il contributo europeo alla missione UNIFIL, alla luce dei recenti sviluppi nel sud del Libano. (Ministero della Difesa)

Ne parlano anche altre fonti

Ministro Crosetto riferisce in Aula su Unifil. Meloni in Ue Questo contenuto non è disponibile per via delle tue preferenze sui cookie (TV2000)

Due telecamere sono state distrutte e la torretta è stata danneggiata". E' quanto si legge in una dichiarazione dell'Unifil in cui si afferma che (Secolo d'Italia)

Andare via ora non porterebbe alcun beneficio e minerebbe, forse definitivamente, la credibilità stessa delle Nazioni Unite». «Voglio che sia chiaro e resti agli atti: non è messa in discussione la nostra partecipazione a Unifil, che proseguirà fino a quando ve ne sarà la necessità e le Nazioni Unite, insieme ai 50 Stati contributori, non decideranno diversamente. (Il Sole 24 ORE)

Armi e stampa, Israele resta isolato. Ma Tel Aviv attacca ancora Unifil

Tra due fuochi. La situazione è di facile lettura e non si capisce perché il governo italiano si ostini a non ritenere arrivato il momento di ritirare il nostro contingente. (Italia Oggi)

Lo ha detto il ministro della Difesa nell'informativa al Senato sui recenti attacchi alle sedi della missione Unifil in Libano. "Le Nazioni Unite non possono accettare di prendere ordine da nessuna delle due parti", ha aggiunto (Sky Tg24 )

Due telecamere sono state distrutte e la torre è stata danneggiata”, riferisce Unifil denunciando anche in questo caso, come negli attacchi precedenti, “fuoco diretto e apparentemente deliberato su una nostra posizione”. (QUOTIDIANO NAZIONALE)