Addio a Elio Pandolfi, una vita in palcoscenico
Il cinema. Nella sua autobiografia dal titolo “Elio Pandolfi
È morto questa notte nella sua casa romana l’attore Elio Pandolfi.
In particolare, era la voce di Toto del duo Toto e Tata.
Un vero e proprio istrione che poteva interpretare qualsiasi ruolo. Addio a Elio Pandolfi, una vita in palcoscenico.
Morto Elio Pandolfi, l’attore aveva 95 anni: doppiatore di Stanlio.
Ne parlano anche altre fonti
“Io non avevo chiesto niente, ma Dio di talenti me ne ha dati tanti“, si divertiva a raccontare. Ci lascia, oggi, Elio Pandolfi: artista di grande talento, volto e voce di una vita tra #palcoscenico, #radio e #Tv. (Cronache della Campania)
Attore versatile, comico e drammatico, Elio Pandolfi si diplomo' all'Accademia Nazionale d'Arte Drammatica, dove aveva un sostenitore d'eccezione, il direttore Silvio D'Amico. "Con profonda tristezza apprendo della scomparsa di Elio Pandolfi, un grande attore e doppiatore italiano (abruzzo24ore.tv)
L’arrivo di Elio provocò nel giro di pochi minuti un completo stravolgimento di quella che era la routine redazionale. Mentre li guardavo mi venivano in mente le severe osservazioni che anni prima aveva fatto in un saggio memorabile Susan Sontag. (Taxidrivers.it)
Da uomo di grande cultura qual era non ha mai snobbato ruoli popolari, pur potendosi vantare di aver lavorato con il grande Luchino O meglio, parla con il proprio corpo e la propria mirabolante gestualità, sulle note di vecchie canzoni di un tempo che fu. (Il Fatto Quotidiano)
Nato a Roma il 17 giugno 1926, ha svolto una intensa attività nel teatro di prosa e di rivista e alla radio, rivelandosi attore, cantante, ballerino, mimo e parodista di grande talento. "Era davvero uno degli ultimi di quella generazione di attori che avevano fatto di tutto, dalla prosa alla rivista. (Teatro.it)
Teatro, cinema, radio, tv: Pandolfi ha declinato la sua sensibilità ed il suo estro in tutti i settori dello spettacolo e di quei magici anni custodiva una marea di aneddoti e sensazioni: «La sua memoria era portentosa – continua Della Casa – anche negli ultimi tempi, ormai allettato, ricordava tutto di quei magici anni». (Cronaca Qui)