Ecco il perché della pioggia di missili russi prima dell’insediamento di Trump

In tutte le città ucraine sono state ore di terrore: almeno 120 missili, inclusi nove ipersonici, e 90 droni sono arrivati in più ondate, colpendo l'intero territorio del Paese fino alla frontiera con Polonia e Romania. Sono state segnalate esplosioni a Kiev, Odessa, Dnepropetrovsk, Krivoy Rog, Rivne, Poltava, Leopoli, nelle regioni di Khmelnytsky e di Volyn. Era da più di tre mesi che i russi no… (la Repubblica)

Su altri media

È assordante il silenzio della comunità internazionale che ha fatto seguito al micidiale attacco russo sferrato contro diverse regioni ucraine. Onu, Usa e Ue, tutti zitti. (L'HuffPost)

L'Ucraina "deve fare di tutto per porre fine alla guerra nel 2025 attraverso la via diplomatica" ma partendo da una "Ucraina forte". Ribadito sostegno del G7, per i leader Mosca è “l'unico ostacolo alla pace”. (Sky Tg24 )

La Russia ha effettuato durante la notte attacchi sull'Ucraina con missili da crociera, missili balistici e droni, in particolare vicino al confine polacco. "Uno dei più potenti" attacchi aerei mai lanciati dalla Russia, ha dichiarato stamani il ministro degli Esteri ucraino, Andryi Sybiha. (Secolo d'Italia)

Ucraina colpita da «uno dei più potenti attacchi aerei russi». Polonia fa decollare jet militari. «Droni e missili contro civili e infrastrutture»

I massicci bombardamenti hanno allertato il Paese Nato. La maggior parte degli attacchi a Zaporizhzhia, Odessa, Mykolaiv e Chernihiv (Open)

In diverse città sono risuonate esplosioni e la rete energetica ucraina, già molto fragile, ha dovuto affrontare un nuovo “massiccio” attacco russo che ha provocato almeno otto morti e una ventina di feriti in tutto il Paese: a Odessa due persone sono decedute a causa dei bombardamenti russi. (Agenzia askanews)

Kiev «farà di tutto» per porre fine alla guerra nel 2025 «attraverso la via diplomatica», ma partendo da una «Ucraina forte», dice Zelensky all'indomani della telefonata tra Scholz e Putin. Su iniziativa della premier Meloni, i sette Grandi hanno firmato una nuova dichiarazione per i mille giorni dall'aggressione di Mosca: «Putin è l'unico ostacolo alla pace». (ilmattino.it)