Open Arms, la Lega in piazza rivendica i porti chiusi. Ma in aula Bongiorno racconta un'altra storia

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Open Arms, la Lega in piazza rivendica i porti chiusi. Ma in aula Bongiorno racconta un’altra storia A Palermo, durante l’udienza del processo Open Arms dedicata all’arringa difensiva in favore di Matteo Salvini, si è svolto un sit in della Lega. Le tesi portate avanti dalla piazza leghista e dall’avvocata Bongiorno in aula, però, sono state molto diverse: da una parte la difesa dei confini, dall’altra l’idea che invece fosse stata la nave Ong a rifiutare lo sbarco, nonostante le moltissime offerte dell’Italia. (Fanpage.it)

Ne parlano anche altre fonti

Open Arms, Giulia Buongiorno ha chiesto l'assoluzione per Salvini 19 ottobre 2024 (Il Sole 24 ORE)

In mezzo c’erano loro, i quattro ministri (Giancarlo Giorgetti, Giuseppe Valditara, Roberto Calderoli e Alessandra Locatelli) e i parlamentari della Lega (una novantina quelli presenti) chiamati a una manifestazione di solidarietà con il loro leader Matteo Salvini sotto processo per il caso Open Arms (non c’erano, invece, né i governatori, da Luca Zaia ad Attilio Fontana, né il generale Roberto Vannacci). (Corriere della Sera)

Che l’arringa in difesa di Matteo Salvini (imputato di rifiuto di atti d’ufficio e sequestro di persona, per il quale i pubblici ministeri hanno chiesto la condanna a sei anni di pena) sia soprattutto un atto d’accusa contro Open Arms (l’organizzazione non governativa spagnola che recupera migranti in mare, parte civile nel processo) si capisce dalle prime battute dell’intervento di Giulia Bongiorno. (Corriere Roma)

Open Arms, Salvini “Il 20 dicembre la sentenza, non ho paura”

E non rispondono, sebbene non interpellati apertamente, neanche gli alleati: nessuno degli esponenti del centrodestra siciliano ha sentito l’esigenza di scendere in piazza per manifestare solidarietà al vicepremier sotto processo. (La Repubblica)

Getting your Trinity Audio player ready... VIDEO | La sentenza per Salvini arriva il 20 dicembre, lui: “Non temo giudici di sinistra, si candidassero” (Dire)

PALERMO (ITALPRESS) – “Venti dicembre. Il venerdì prima di Natale scoprirò se per i giudici di Palermo sono colpevole di sequestro di persona perchè ho bloccato gli sbarchi di clandestini o se sono semplicemente una persona che ha fatto il suo lavoro e ha difeso il suo Paese”. (La Gazzetta del Mezzogiorno)