Ocse, gender pay gap: le donne laureate guadagnano la metà dei colleghi maschi
Secondo il rapporto sull'istruzione Education at a Glance 2024 l'Italia ha il dato più alto (58 per cento) di differenza retributiva a fronte del 17 per cento di media degli altri paesi della zona. Il nuovo rapporto Ocse sull’istruzione, Education at a Glance 2024, ha messo in luce gravi disparità nel sistema educativo italiano, con particolare attenzione al divario retributivo di genere. Nonostante le donne italiane siano più numerose e ottengano voti migliori rispetto agli uomini, il loro stipendio è in media il 58 per cento di quello dei colleghi maschi, segnando così il più alto gender pay gap tra i paesi Ocse. (Lettera43)
Se ne è parlato anche su altri media
L’OCSE, nel suo ultimo rapporto “Education at a Glance 2024”, offre un interessante spunto di riflessione mettendo a confronto i sistemi scolastici nel mondo, con un focus particolare sul ruolo dei docenti. (Orizzonte Scuola)
E' quanto emerge dal Rapporto Ocse Education at a Glance 2024 dal quale si rileva anche che il nostro paese spende il 4% del suo prodotto interno lordo (PIL) per l'istruzione contro una media OCSE pari al 4,9%. (Tuttosport)
E così il Belpaese, a livello internazionale, non fa certo una bella figura. DISPARITÀ DI GENERE. (leggo.it)
Benintesi, non che non ci sia, ma di L'Italia, infatti, ha sì un record, ma negativo, purtroppo: le donne laureate guadagnano la metà dei colleghi maschi e in nessun altro Paese il gender pay gap è così alto. (Io Donna)
Secondo lo studio, inoltre, le donne ottengono risultati scolastici migliori rispetto ai maschi e in molti casi il divario si sta ampliando ma il quadro è invertito quando entrano nel mercato del lavoro. (L'HuffPost)
Un quadro drammatico che rappresenta il più grande divario retributivo di genere nell'area dell'organizzazione inernazionale. Lavoro, la parità di genere migliora competitività imprese Cos'è il gender pay gap? Per Anna Seth, consigliera per il programma di sviluppo delle Nazioni Unite, si tratta del “più grande furto della storia”. (ilmattino.it)