Clamoroso, Carini si ritira contro Khelif dopo 46'' nel match delle polemiche

Sono passati 46 secondi dall’inizio del match degli ottavi di finale dei welter (66 kg). Angela Carini va verso l’angolo e dice: “Mi ha fatto malissimo, non voglio continuare”. Emanuele Renzini, il direttore tecnico azzurro, risponde: “Te la senti almeno di finire la prima ripresa? Così abbiamo un po’ di tempo per parlarne e decidere”. Angela risponde scuotendo la testa. E si ritira. Scendendo dal ring ripeterà più volte: “Non è giusto…”. (La Gazzetta dello Sport)

Se ne è parlato anche su altri giornali

Rowling è una delle scrittrici più famose e ricche al mondo, a lungo la donna con il patrimonio più elevato dell’interno Regno Unito grazie alla celeberrima saga di Harry Potter. I libri sul mago più famoso del mondo hanno spopolato negli ultimi due decenni, facendo compagnia a generazioni intere, e anche le trasposizioni cinematografiche hanno avuto un enorme successo di pubblico (ed economico). (OA Sport)

Il caso di Imane Khelif alle Olimpiadi, atleta intersex Molta confusione ha generato l’incontro di pugilato alle Olimpiadi tra Angela Carini e Imane Khelif, con tanti politici e personaggi pubblici che hanno creato (in alcuni casi apparentemente in modo volontario) una narrazione sballata sulla pugile algerina. (Virgilio Notizie)

"A una giovane pugile - ha commentato la scrittrice in uno di una serie di tweet e condivisioni sul caso - è stato appena portato via tutto ciò per cui aveva lavorato e si era allenata perché hai permesso a un maschio di salire sul ring con lei. (Adnkronos)

Ha preferito preservare la propria incolumità piuttosto che rischiare di farsi davvero male. E nonostante i campioni di sollevamento di lattina sul divano di casa che oggi dicono che questa è la boxe e che l'atleta della Polizia di Stato ha sbagliato sport se non sa incassare un pugno, era evidente sul ring la differenza fisica tra i contendenti. (il Giornale)

«Vive… L’abbandono dopo soli 46 secondi di Angela Carini lascia il segno anche sull’atleta nordafricana, chiamata in causa dalla politica più che dallo sport a rendere conto e ragione della sua intersessualità. (La Stampa)

Su X, i post abbondano in tutte le lingue e contengono tutti critiche durissime nei confronti del Cio, colpevole di aver consentito a Khelil - in passato esclusa dai Mondiali per alti livelli di testosterone - di partecipare ad una competizione femminile. (Adnkronos)