Il patto tra gli 007, i 10 giorni decisivi, l'ok di Trump a Meloni: cosa c'è dietro la liberazione di Cecilia Sala

Il volo del direttore dell'Aise Caravelli a Teheran. Il viaggio a Mar-a-Lago. L'accordo tra servizi segreti. E le date decisive: 2, 10 e 20 gennaio Il giorno decisivo per la liberazione di Cecilia Sala è stato il 2 gennaio. Mentre nel ritorno a Roma della giornalista di Chora Media e del Foglio ha avuto un ruolo anche Elon Musk. E ora c’è una finestra di tempi da rispettare. Quella che va dal 12 al 20 gennaio. (Open)

Ne parlano anche altre testate

Ieri è arrivato a sorpresa l’annuncio più atteso: Cecilia Sala è libera. Un successo per il governo, la diplomazia e l’intelligence, ma c’è anche un altro discorso da fare, sempre connesso alla Sala: protagonista l’uomo d’affari iraniano Mohammad Abedini arrestato a Malpensa su cui pende una richiesta di estradizione degli Stati Uniti. (Nicola Porro)

Liberata la giornalista Cecilia Sala, detenuta in Iran dal 19 dicembre scorso. Il caso che ha suscitato l’indignazione dell’opinione pubblica italiana per la grave violazione dei diritti umani, e la carcerazione che occultava una presa in ostaggio della reporter italiana dopo l’arresto in Italia dell’iraniano Mohamed Abedini su mandato di estradizione USA. (Altalex)

Mancava solo la chitarra, sua fedele compagna di viaggio.. Che nelle prime foto diffuse quando Cecilia Sala è scesa dall’aereo appare subito dietro il premier e la giornalista con il suo bel faccione sorridente. (Liberoquotidiano.it)

La vicenda di Cecilia Sala, dall’arresto alla liberazione

Ha dormito venti notti stesa per terra, senza un materasso, ostaggio degli ayatollah, nella prigione di Evin. (Corriere della Sera)

Non è solo tornata in Italia, nella sua città, a casa. Nel tono con cui pronuncia quelle tre parole in un messaggio vocale indirizzato ai suoi colleghi di Chora News c’è questo: la fine di un incubo, la gioia di essere tornata a vedere la luce del sole, dopo tre settimane trascorse in una cella di isolamento del carcere di Evin, in Iran, con una luce elettrica sempre accesa puntata negli occhi. (ilmessaggero.it)

Stories dove racconta storie dal mondo. In questi anni Sala ha lavorato in contesti difficili: per esempio ha raccontato la crisi in Venezuela e le proteste in Cile, ha scritto reportage dall’Ucraina, dall’Afghanistan e dallo stesso Iran. (Pagella Politica)