Ravenna CCS, nasce il 1° hub per lo stoccaggio di CO2 nel Mediterraneo
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Il 3 settembre sono state avviate le attività del sito di stoccaggio geologico permanente di anidride carbonica frutto della riconversione dei giacimenti di gas esausti di Eni nell’Alto Adriatico. Con una capacità di oltre 500 milioni di tonnellate di CO2, contribuirà a decarbonizzare i distretti industriali hard to abate italiani e, in prospettiva, europei crediti: Eni Diventerà il sito di riferimento del Mediterraneo per lo stoccaggio geologico permanente della CO2. (Rinnovabili)
Ne parlano anche altre testate
Secondo quanto riporta Celestina Dominelli per il Sole24Ore, Eni e Snam hanno dato il via al piano per lo stoccaggio di CO2 con un investimento stimato pari a 1,5 miliardi di euro, con l'obiettivo di dar vita al polo italiano per la decarbonizzazione dell’industria energivora. (SoldiOnline.it)
Dopo il lancio del primo impianto al mondo di cattura e stoccaggio delle emissioni a Ravenna, si mette in luce un settore strategico per la transizione energetica che può diventare anche un investimento dal ritorno garantito (Milano Finanza)
Il termine tecnico inglese è Ccs, acronimo di Carbon Capture and Storage e, in soldoni, si tratta di un business nato con la transizione energetica che consiste nel depurare il gas appena estratto prima di metterlo in rete immagazzinando, in parallelo, la Co2 che non finisce così nell'atmosfera. (il Giornale)
Al contrario da quanto previsto dalle proiezioni del Gruppo intergovernativo sul cambiamento climatico (IPCC) – le quali prevedono la capacità di sequestro mondiale tra 1 e 30 gigatonnellate di anidride carbonica all’anno – le tecnologie attualmente in uso, la disponibilità di siti per lo stoccaggio e gli impegni presi dai governi per contrastare il fenomeno potrebbero rimuovere al massimo 16 gigatonnellate di CO2 all’anno, anche se «realisticamente» il limite sarà di 5 o 6 gigatonnellate. (L'INDIPENDENTE)
Maire completa il primo impianto di cattura dell’anidride carbonica in Italia. Il deposito, realizzato attraverso le controllate NextChem e Kt, si trova presso la centrale di trattamento del gas naturale di Eni a Casalborsetti (Ravenna). (Milano Finanza)
Il progetto prevede di captare almeno il 90% della CO2 prodotta dall’impianto – stimata in circa 25.000 tonnellate l’anno – e trasportarla fino alla piattaforma offshore Porto Corsini Mare Ovest, per poi depositarla in un giacimento di gas esaurito a 3.000 metri di profondità. (L'INDIPENDENTE)