A Gaza il blocco israeliano all’ingresso degli aiuti umanitari aggrava l’emergenza umanitaria
Gli aiuti umanitari che entrano a Gaza hanno raggiunto un livello minimo, con conseguenze critiche sulla salute di chi ha bisogni medici e sulla possibilità di fornire loro assistenza. È l’allarme dei nostri team, che avvertono che con l’arrivo dell’inverno aumenteranno i casi medici legati alla carenza di cibo, acqua e rifugi adeguati. La carenza di forniture essenziali è tale che in alcuni casi siamo costretti a mandar via i pazienti dalle strutture. (Medici Senza Frontiere)
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Freddo e maltempo stanno aggravando le sfide che devono affrontare gli sfollati a Gaza, dove forti piogge e temperature in calo stanno rendendo inabitabili tende e altri rifugi temporanei. (LAPRESSE)
Israele deve "finalmente mantenere le promesse di far passare gli aiuti umanitari a Gaza e di consentire un accesso umanitario sufficiente in qualsiasi momento", ha affermato Lindner. Lo ha affermato Tobias Lindner, viceministro degli Esteri tedesco, in una dichiarazione pubblicata prima del suo viaggio in Egitto in vista della conferenza al Cairo che inizierà la prossima settimana. (Civonline)
Ribadiamo il nostro urgente appello umanitario per salvare centinaia di migliaia di sfollati a Gaza prima che sia troppo tardi». Questo l’incipit del comunicato dell’ufficio stampa del governo di Gaza sulla situazione disastrosa dei rifugiati che s… (La Stampa)
Il maltempo ha causato grossi problemi tra il 24 ed il 26 novembre agli sfollati di Gaza, dove forti piogge e temperature basse stanno rendendo inabitabili tende e altri rifugi temporanei. Il VIDEO CORRIERE in alto. (iLMeteo.it)
I cieli a cui una volta guardavamo per conforto ora piangono freddi pugnali, che trafiggono ogni fragile rifugio, ogni corpo tremante. Oltre il 70% della popolazione di Gaza… (la Repubblica)
La Giornata internazionale di solidarietà con il popolo palestinese si celebra il 29 novembre da quasi 50 anni. Sin dalla sua istituzione da parte delle Nazioni Unite nel 1977, la Giornata serve come promemoria globale dei diritti inalienabili del popolo palestinese, nonché della continua speranza di una risoluzione pacifica all’instabilità che perdura da decenni. (L'Osservatore Romano)