Atletica, l'Italia sogna. La Torre low profile: "Spirito vincente. Ma piedi per terra"

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La Gazzetta dello Sport SPORT

Gli Europei più esaltanti di sempre nella storia dell’atletica azzurra portano tante firme. Alcune attese, altre sorprendenti. Il fattore campo dell’Olimpico ha sicuramente avuto l’effetto di caricare la nostra Nazionale. La presenza in tribuna del presidente della Repubblica ha dato un’ulteriore spinta nelle ultime due giornate. Ma si partiva da una solidissima base, costruita sulle fondamenta della magica cinquina olimpica di Tokyo e passata da successive conferme, su tutte lo storico trionfo di un anno fa nell’Europeo a squadre, la vera cartina di tornasole della salute di un movimento. (La Gazzetta dello Sport)

Se ne è parlato anche su altri media

L’Italia ha già conquistato dieci medaglie d’oro e gli azzurri sono saliti sul podio per venti volte, il primo posto nel medagliere è ipotecato: sono tutti record ampiamente infranti, con la possibilità di ritoccarli grazie alle staffette, a Larissa Iapichino e ai 1500 maschili. (OA Sport)

È questa la nazionale di atletica più forte di sempre? Se lo aspettava? "Si può dire senza dubbio sia così. So, e sapevo, che è una nazionale forte, non sapevo però che potessimo arrivare a tanto, questo risultato va molto oltre quello che pensavamo alla vigilia. (LA NAZIONE)

Stefano Mei, presidente della Fidal, ha tracciato oggi un bilancio in conferenza stampa. Cronaca di un successo: può definirsi così l'esperienza (ancora non clusa) della Nazionale italiana di atletica agli Europei casalinghi, che termineranno stasera allo stadio Olimpico. (ilmessaggero.it)

Poi si presentò ai microfoni della RAI: «Dopo il terzo lancio a Parigi non voglio avere nessuno davanti a me», disse. L’americano Ryan Crouser vinse la finale con 23,30: due metri e mezzo in più di Fabbri. (L'Ultimo Uomo)

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Quando rivedremo in Italia un grande evento di atletica come gli Europei di Roma? Nonostante il successo, la strepitosa affermazione della squadra azzurra, potrebbe volerci più di un decennio: “Chi è venuto ha assistito a uno spettacolo che nei prossimi dieci anni non si vedrà più in Italia” scandisce Stefano Mei, presidente della Fidal che definisce “una ferita aperta che non si richiuderà” quel… (la Repubblica)