Cittadinanza, il referendum è inammissibile? Ecco perché il rischio c'è

"Il rischio di inammissibilità" per il referendum sulla cittadinanza "c'è". Ne parla con l'Adnkronos il presidente emerito della Corte Costituzionale, Cesare Mirabelli, scorrendo il testo del Referendum che intende ridurre a 5 anni di residenza legale il termine per la concessione della cittadinanza italiana. "Il nostro sistema prevede referendum abrogativi, il problema che si pone se il quesito è 'a ritaglio', cioè elimina alcune parti e parole, è che a volte non si abroga una norma ma se ne introduce una nuova. (Adnkronos)

Se ne è parlato anche su altri giornali

Nei dati statistici elaborati ieri dai promotori del referendum per allargare ai nuovi italiani le maglie della cittadinanza, sono i più giovani i grandi protagonisti del cambiamento: e sono 344.404 tra gi… Sono loro in forze ad avere sottoscritto il referendum sulla cittadinanza: circa 240 mila firme. (la Repubblica)

Seggio elettorale Archivio ANSA/ ALESSANDRO DI MARCO La pratica del referendum è finora una delle forme più utilizzate di democrazia diretta possibile in Italia che deve passare un giudizio preventivo di ammissibilità, prima di un ufficio tecnico e poi della Corte costituzionale, per arrivare a convocare le urne. (Città Nuova)

Sono due i quesiti presentati dalle opposizioni contro l’autonomia differenziata targata Calderoli: uno di abrogazione totale per cui sono state raccolte le firme, uno di abrogazione parziale presentato dalle 5 regioni a guida centrosinistra per cautelarsi nel caso in cui la prima strada dovesse essere chiusa dalla Consulta. (Il Sole 24 ORE)

Lunedì alle ore 11 con i partiti e le associazioni che hanno promosso il quesito depositeremo le sottoscrizioni in Cassazione”. "Con 637.487 firme si è appena conclusa la raccolta per il Referendum Cittadinanza. (Civonline)

Il quorum, come si è visto, c’è: sarà anzi un mega quorum perché le firme per il referendum sulla cittadinanza saranno consegnate in Cassazione il 30 settembre, lunedì prossimo, dal “cartello” di promotori con Riccardo Magi e le associazioni del Terzo Settore in testa, e il contatore delle sottoscrizioni corre ancora molto, oltre il mezzo milione necessario. (la Repubblica)

Damiano Tommasi è il primo sindaco del Veneto ad aver sottoscritto la campagna "Figli e Figlie d'Italia", seguito poi dal sindaco Possamai di Vicenza e da Giordani di Padova. Una scelta che dà un contributo alla sottoscrizione che in poche settimane ha raggiunto e superato le 500mila firme necessarie per il quorum. (Il Mattino di Padova)