Problemi tecnici e tensioni, il decreto giustizia si svuota
Nei mille secondi scarsi che si sono resi necessari per fare il consiglio dei ministri, ieri pomeriggio, l’annunciato decreto giustizia non c’è. O almeno non ci sono i due pezzi più grandi che, stando alle bozze abbondantemente circolate nei giorni scorsi, avrebbero dovuto comporlo. Niente norma disciplinare per i magistrati, dunque, né stretta sulla cybersicurezza. «Un fatto tecnico», dicono da palazzo Chigi (il manifesto)
Ne parlano anche altre testate
La grande strategia ha prodotto un topolino. È un flop il decreto giustizia che arriva in serata, dopo un ritardo di due ore, appena quindici minuti di Consiglio dei ministri, e con il vicepremier Salvini assente (ma per motivi familiari). (la Repubblica)
Giustizia: elezione Consigli giudiziari differita ad aprile 2025 di Redazione (gnewsonline.it)
Via libera del Cdm al decreto Giustizia, ma senza “bavaglio” ai magistrati e sicurezza informatica. Salvini non si presenta per «motivi famigliari», slitta il chiarimento dopo la tensione con Tajani Francesco Olivo (La Stampa)
Tra le norme del decreto giustizia previsto oggi all’ordine del giorno del Consiglio dei ministri - «non c’è un problema, questo era già nella legge 90. (Il Sole 24 ORE)
Il vicepremier e ministro delle Infrastrutture Matteo Salvini non ha partecipato al vertice: è appena rientrato a Milano per motivi familiari. La seduta, in programma per le 14, è iniziata con quasi un'ora e mezzo di ritardo, ed è terminata dopo appena 15 minuti. (La Stampa)
Addio alla norma bavaglio. Sul tavolo del Consiglio dei ministri, previsto per oggi, arriva il decreto giustizia che ha generato un duro scontro con la magistratura. Oltre alle nuove regole sulla ciber security, prevedeva una stretta disciplinare per giudici e pm. (Corriere della Sera)