Registe esordienti nel cinema asiatico: al Far East Film Festival “Leonor Will Never Die”

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Al Sundance Film Festival 2022, con un’anteprima online, Leonor Will Never Die si è fatto notare guadagnandosi il World Cinema Dramatic Special Jury Award for Innovative Spirit.

Far East 24 ha proposto esordi di carattere, quali The Apartment with Two Women (la nostra intervista alla regista sudcoreana Kim Se-in, qui), Sunshine of my life dell’hongkongese Judy Chu e Leonor Will Never Die della filippina Martika Ramirez Escobar. (Sardegna Reporter)

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"La morte è solo un inganno - commenta Tandoi - al di là del velo, il grande maestro Lino Capolicchio è vivo più che mai, intento a recitare con gli angeli. Questo il commento dei registi Luke Anthon, al secolo Luca Antonetti, e Giuseppe Tandoi, alla notizia della morte di Lino Capolicchio attore, sceneggiatore e regista morto a Roma a 78 anni. (Sky Tg24 )

Una follia”, Dino Risi, Giuseppe Patroni Griffi. E Pupi Avati, per ben nove volte, […] (Il Fatto Quotidiano)

Si è spento ieri sera a Roma, all’età di 78 anni, uno degli attori, sceneggiatori e registi più amati del nostro Paese, icona del cinema italiano negli anni Settanta. Nato a Merano, in provincia di Bolzano, è cresciuto a Torino, dove ha mosso i primi passi nel mondo del teatro. (SoloGossip.it)

I fratelli Taviani gli dissero: "Lei sembra un attore inglese"; e mille altri proseguirono quel mantra: sembra russo, sembra tedesco… Insomma, per il cinema italiano era un alieno, un corpo estraneo Lino Capolicchio, volto efebico e bello del cinema e del teatro italiano, se n’è andato nella notte dei David, a 78 anni. (QUOTIDIANO NAZIONALE)

L'attore, sceneggiatore e regista, nell'arco di oltre mezzo secolo di carriera, ha scritto una preziosa pagina della storia non solo della cinematografia italiana ma anche della città avendo a lungo vissuto a Fondi e avendo contribuito, in quanto membro del comitato scientifico dell'Associazione Giuseppe De Santis, ad esportare nel mondo tutto ciò che lega questa terra al grande schermo" (latinaoggi.eu)

Oltre che per la sua interpretazione di Giorgio nel «Giardino dei Finzi Contini» di Vittorio De Sica del 1970, che gli valse la vittoria di un David di Donatello per la migliore interpretazione maschile, nel 1975 Capolicchio girò ad Alba «La paga del sabato», sceneggiato tv tratto da un romanzo di Beppe Fenoglio per la regia di Sandro Bolchi. (La Stampa)