Badante irregolare che lavora in nero: cosa rischia?

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La Legge per Tutti ESTERI

Ho denunciato alla Guardia di Finanza la presenza di una badante irregolare, senza permesso di soggiorno, che lavora in nero. In quali conseguenze può incorrere? Le sanzioni per il lavoro dipendente in nero sono a carico del datore e non del lavoratore. Infatti, mentre per il datore sono previste pesanti sanzioni amministrative (pagamento fino a un massimo di 43.200 euro), il lavoratore non è soggetto ad alcuna multa salvo che, nel frattempo, non abbia beneficiato di misure sociali ed economiche previste per inoccupati e disoccupati (Naspi, ecc. (La Legge per Tutti)

Su altre fonti

C’è un esercito silenzioso che ogni giorno si prende cura delle nostre case, dei nostri figli, dei nostri anziani. Sono le badanti, le colf, le baby sitter che permettono a milioni di famiglie italiane di andare avanti. (LA NOTIZIA)

In Italia sette lavoratori su 10 nel settore domestico sono stranieri e infatti un terzo dei residenti filippini, ucraini e peruviani sono colf o badanti. Lo spiega uno studio dell'osservatorio sul lavoro domestico dell'associazione Domina, su dati elaborati ad hoc dall’Inps, nel VI rapporto annuale. (la Repubblica)

– La domanda di assistenza familiare in Italia è in costante crescita, un fenomeno inevitabile considerato l’invecchiamento della popolazione. Questo squilibrio è stato già segnalato da diverse organizzazioni del settore, e ora anche Assindatcolf, l’associazione nazionale dei datori di lavoro domestico, si unisce al coro di chi chiede una revisione urgente del Decreto Flussi. (Stranieri in Italia)

Il lavoro domestico è talvolta indispensabile per le famiglie. (QuiFinanza)

È un dato che può stupire, essendo la prima provincia veneta (e al 13° posto nazionale) per indice di vecchiaia, con 264 anziani ogni 100 giovani. (ilgazzettino.it)

COSENZA – Il settore del lavoro domestico è storicamente caratterizzato da una forte presenza immigrata. Nel 2023 i lavoratori domestici stranieri rappresentano il 68,9% del totale, e la percentuale sale al 72,7% se consideriamo solo i contratti di badante (Quotidiano online)